Questo volume raccoglie gli esiti del primo “tour” della mostra Fernand Pouillon. Costruzione, città, paesaggio, inaugurata a Napoli nell’aprile del 2018. L’obiettivo è rendere conto dei successivi sviluppi e arricchimenti che hanno caratterizzato l’iter della mostra attraverso le differenti tappe che si sono susseguite in questo anno. I contributi iniziali dei promotori e i materiali che costituiscono la prima edizione della mostra sono riproposti qui insieme agli interventi di coloro che ne hanno curato l’allestimento e la presentazione nelle tappe successive: Bari, Firenze, Milano, Venezia, Cesena, Roma. Fin dalle prime discussioni che hanno segnato l’inizio di questo percorso, l’idea di rendere la mostra itinerante si è affermata subito come strumento essenziale di dialogo e interazione, innanzitutto tra le due sedi universitarie di Napoli e Milano e l’“Association Les Pierres Sauvages de Belcastel” di Tolosa. La presentazione del volume All’ombra di Pouillon, di Giulio Barazzetta, all’Istitut français di Napoli, alla presenza di Catherine Sayen – che l’ha pubblicato e tradotto in francese con Francesca Patrono – è stata l’occasione dell’incontro decisivo con Renato Capozzi e Federica Visconti. Il libro di Giulio Barazzetta fissa le premesse del punto di osservazione scelto. I documenti di archivio dell’associazione Les Pierres Sauvages de Belcastel, hanno costituito il supporto fondamentale per il corpus stesso della mostra, sia per quanto riguarda l’apparato fotografico – foto d’epoca dei progetti appena terminati, foto di cantiere – sia per quanto riguarda i documenti planimetrici provenienti essenzialmente dalle differenti autorizzazioni urbanistiche (permessi di costruire), di volta in volta messi a confronto per la descrizione grafica più opportuna. La realizzazione di un “kit” da far viaggiare con la mostra per conferire un linguaggio comune ai differenti approfondimenti operati nelle varie sedi, ha dimostrato pienamente la sua efficacia incrementando il materiale di studio (due nuovi progetti importanti sono stati analizzati: il Vieux Port di Marsiglia e quello di Bastia) con nuovi pannelli e nuovi modelli. Così come in un progetto di architettura non c’è soddisfazione più grande che la constatazione dell’appropriazione degli utilizzatori cui il progetto è rivolto, allo stesso modo, la speranza di questa mostra è che possa essere incrementata attraverso l’adesione di nuove sedi che vorranno cimentarsi nello studio e nell’approfondimento di quella che resta ancora una straordinaria opera da riscoprire.
Fernand Pouillon. Costruzione, città, paesaggio. Viaggio in Italia / Capozzi, R.; Barazzetta, G.. - (2019), pp. 1-112.
Fernand Pouillon. Costruzione, città, paesaggio. Viaggio in Italia
R. CAPOZZI;
2019
Abstract
Questo volume raccoglie gli esiti del primo “tour” della mostra Fernand Pouillon. Costruzione, città, paesaggio, inaugurata a Napoli nell’aprile del 2018. L’obiettivo è rendere conto dei successivi sviluppi e arricchimenti che hanno caratterizzato l’iter della mostra attraverso le differenti tappe che si sono susseguite in questo anno. I contributi iniziali dei promotori e i materiali che costituiscono la prima edizione della mostra sono riproposti qui insieme agli interventi di coloro che ne hanno curato l’allestimento e la presentazione nelle tappe successive: Bari, Firenze, Milano, Venezia, Cesena, Roma. Fin dalle prime discussioni che hanno segnato l’inizio di questo percorso, l’idea di rendere la mostra itinerante si è affermata subito come strumento essenziale di dialogo e interazione, innanzitutto tra le due sedi universitarie di Napoli e Milano e l’“Association Les Pierres Sauvages de Belcastel” di Tolosa. La presentazione del volume All’ombra di Pouillon, di Giulio Barazzetta, all’Istitut français di Napoli, alla presenza di Catherine Sayen – che l’ha pubblicato e tradotto in francese con Francesca Patrono – è stata l’occasione dell’incontro decisivo con Renato Capozzi e Federica Visconti. Il libro di Giulio Barazzetta fissa le premesse del punto di osservazione scelto. I documenti di archivio dell’associazione Les Pierres Sauvages de Belcastel, hanno costituito il supporto fondamentale per il corpus stesso della mostra, sia per quanto riguarda l’apparato fotografico – foto d’epoca dei progetti appena terminati, foto di cantiere – sia per quanto riguarda i documenti planimetrici provenienti essenzialmente dalle differenti autorizzazioni urbanistiche (permessi di costruire), di volta in volta messi a confronto per la descrizione grafica più opportuna. La realizzazione di un “kit” da far viaggiare con la mostra per conferire un linguaggio comune ai differenti approfondimenti operati nelle varie sedi, ha dimostrato pienamente la sua efficacia incrementando il materiale di studio (due nuovi progetti importanti sono stati analizzati: il Vieux Port di Marsiglia e quello di Bastia) con nuovi pannelli e nuovi modelli. Così come in un progetto di architettura non c’è soddisfazione più grande che la constatazione dell’appropriazione degli utilizzatori cui il progetto è rivolto, allo stesso modo, la speranza di questa mostra è che possa essere incrementata attraverso l’adesione di nuove sedi che vorranno cimentarsi nello studio e nell’approfondimento di quella che resta ancora una straordinaria opera da riscoprire.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.