Il volume approfondisce le vicende culturali e architettoniche che, nel loro intreccio, accompagnano una fase cruciale nella storia della ‘costruzione’ della tutela e del restauro italiana qual è quella coincidente con i decenni compresi tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, segnati dall’evoluzione da una prassi diffusamente improntata alla ricerca dello ‘stile’ verso un rapporto più consapevole con il significato ‘storico’ dell’architettura. Territori d’indagine sono quelli ricadenti nelle “provincie meridionali”, disposte tra il Molise e l’estremo sud della Calabria, accomunati nella gestione delle Belle Arti e del restauro negli anni fin de siècle. Entro tale contesto, lo studio di restauri, misconosciuti o meritevoli di rinnovata attenzione attraverso fonti originali, conferisce inedito risalto a figure ‘istituzionali’ di architetti e ingegneri quali Michele Ruggiero, Nicola Breglia e Ferdinando Mazzanti e, primariamente, a quella di Adolfo Avena. Questi, meglio noto come progettista di nuove architetture nell’ambiente partenopeo, diresse in larga parte le scelte per la tutela del patrimonio architettonico del Meridione d’Italia a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento. A partire dalle esperienze giovanili, fu direttamente partecipe della temperie che accompagnò le distruzioni del patrimonio costruito effettuate dalla Società pel Risanamento per approdare, dal 1899, al ruolo di direttore dell’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti delle provincie meridionali, tenuto fino al 1920. Attraverso un lasso temporale molto lungo, Avena affrontò scelte di intervento complesse entro le quali occorreva misurarsi con la difficile dialettica tra restauro e sicurezza strutturale, tra permanenze e stratificazioni, tra autenticità e ripristino. Indagando le relazioni tra storiografia e restauro, tra momenti della Storia e giudizi di valore, tra acquisizioni tecniche e scelte operative, il volume pone interrogativi e chiavi di lettura, ancora di attualità, connesse al significato ‘identitario’ dei monumenti entro una dimensione nazionale e storica della questione.
Dallo stile alla storia. Adolfo Avena e il restauro dei monumenti tra Ottocento e Novecento / Russo, Valentina. - (2018).
Dallo stile alla storia. Adolfo Avena e il restauro dei monumenti tra Ottocento e Novecento
Valentina Russo
2018
Abstract
Il volume approfondisce le vicende culturali e architettoniche che, nel loro intreccio, accompagnano una fase cruciale nella storia della ‘costruzione’ della tutela e del restauro italiana qual è quella coincidente con i decenni compresi tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, segnati dall’evoluzione da una prassi diffusamente improntata alla ricerca dello ‘stile’ verso un rapporto più consapevole con il significato ‘storico’ dell’architettura. Territori d’indagine sono quelli ricadenti nelle “provincie meridionali”, disposte tra il Molise e l’estremo sud della Calabria, accomunati nella gestione delle Belle Arti e del restauro negli anni fin de siècle. Entro tale contesto, lo studio di restauri, misconosciuti o meritevoli di rinnovata attenzione attraverso fonti originali, conferisce inedito risalto a figure ‘istituzionali’ di architetti e ingegneri quali Michele Ruggiero, Nicola Breglia e Ferdinando Mazzanti e, primariamente, a quella di Adolfo Avena. Questi, meglio noto come progettista di nuove architetture nell’ambiente partenopeo, diresse in larga parte le scelte per la tutela del patrimonio architettonico del Meridione d’Italia a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento. A partire dalle esperienze giovanili, fu direttamente partecipe della temperie che accompagnò le distruzioni del patrimonio costruito effettuate dalla Società pel Risanamento per approdare, dal 1899, al ruolo di direttore dell’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti delle provincie meridionali, tenuto fino al 1920. Attraverso un lasso temporale molto lungo, Avena affrontò scelte di intervento complesse entro le quali occorreva misurarsi con la difficile dialettica tra restauro e sicurezza strutturale, tra permanenze e stratificazioni, tra autenticità e ripristino. Indagando le relazioni tra storiografia e restauro, tra momenti della Storia e giudizi di valore, tra acquisizioni tecniche e scelte operative, il volume pone interrogativi e chiavi di lettura, ancora di attualità, connesse al significato ‘identitario’ dei monumenti entro una dimensione nazionale e storica della questione.File | Dimensione | Formato | |
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