Titolo e sottotitolo di questo libro sono indicativi di un tema poco affrontato nell’ambito della ricerca sociologica e criminologica nel nostro Paese e altresì di una scelta: chi sta espiando la pena in istituti penitenziari è spesso indicato con l’aggettivo detenuto, carcerato, recluso, galeotto, della deumanizzazione semantica che anche nel senso comune accompagna e si iproduce allorquando si parla del mondo penitenziario e di chi lo abita. Richiamare ciò in un libro che parla di misericordia può apparire una digressione se non un controsenso. In realtà misericordia e pena non si elidono. Come si dice nel libro, la misericordia non va contrabbandata é con la “fiacca indulgenza” o il debole laissez-faire, né con quella che Bonhoeffer chiamava “grazia a buon mercato”, ovvero «la predicazione del perdono senza il pentimento». La misericordia è un bene prezioso, va guadagnata con il pentimento, la correzione, la revisione del senso da dare alla propria vita. La ricerca empirica presentata in questo libro, che parte dall’occasione fornita dal Giubileo straordinario dei detenuti e del personale che opera negli istituti enitenziari del 2016, affronta e prova a disvelare questo aspetto: amore e perdono. Queste due parole chiave della misericordia, sono indagate per capire fino a che punto è vera e fondata l’aspettativa di Papa Francesco che esse possono “trasformare le sbarre in esperienza di libertà”.
La pena tra misericordia e afflizione. Una ricerca empirica sul Giubileo delle persone detenute / DI GENNARO, Giacomo. - (2020).
La pena tra misericordia e afflizione. Una ricerca empirica sul Giubileo delle persone detenute.
Giacomo Di Gennaro
2020
Abstract
Titolo e sottotitolo di questo libro sono indicativi di un tema poco affrontato nell’ambito della ricerca sociologica e criminologica nel nostro Paese e altresì di una scelta: chi sta espiando la pena in istituti penitenziari è spesso indicato con l’aggettivo detenuto, carcerato, recluso, galeotto, della deumanizzazione semantica che anche nel senso comune accompagna e si iproduce allorquando si parla del mondo penitenziario e di chi lo abita. Richiamare ciò in un libro che parla di misericordia può apparire una digressione se non un controsenso. In realtà misericordia e pena non si elidono. Come si dice nel libro, la misericordia non va contrabbandata é con la “fiacca indulgenza” o il debole laissez-faire, né con quella che Bonhoeffer chiamava “grazia a buon mercato”, ovvero «la predicazione del perdono senza il pentimento». La misericordia è un bene prezioso, va guadagnata con il pentimento, la correzione, la revisione del senso da dare alla propria vita. La ricerca empirica presentata in questo libro, che parte dall’occasione fornita dal Giubileo straordinario dei detenuti e del personale che opera negli istituti enitenziari del 2016, affronta e prova a disvelare questo aspetto: amore e perdono. Queste due parole chiave della misericordia, sono indagate per capire fino a che punto è vera e fondata l’aspettativa di Papa Francesco che esse possono “trasformare le sbarre in esperienza di libertà”.File | Dimensione | Formato | |
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