Questo studio considera il tema della delegazione legislativa attraverso l’analisi del relativo rendimento nell’esperienza più recente. Il lavoro si articola in quattro parti. La prima è teorico-ricostruttiva, e analizza ragioni e configurazione del modello costituzionale dell’istituto a partire dai principali orientamenti che, in Costituente, hanno condotto a definire un processo di dislocazione del potere limitato e subordinato all’autorizzazione e al controllo del Legislativo. La seconda è analitica e, a partire dall’esame dei dati sulla produzione normativa sulle tendenze della delegazione, se ne considerano le principali fasi nell’esperienza repubblicana, registrandone le transizioni da un andamento crescente (tra la X e la XII Legislatura); alla stabilizzazione (tra la XIII e la XV Legislatura) sino al suo più recente consolidamento. In questo ambito, nel quadro dell’osservazione delle dinamiche della forma di governo, si considerano le trasformazioni venute in rilievo nelle modalità di impiego dell’istituto (a partire dal caso della delega in bianco e dalle ipotesi di delegazione integrativa e correttiva) anche in ragione del ruolo crescente dall’Esecutivo e di alcune connesse distorsioni del procedimento di delegazione. La terza parte, ancora di tipo analitico, in relazione a tali fenomeni, ricostruisce le tendenze della giurisprudenza costituzionale, in particolare con riferimento all’oggetto e ai criteri del controllo di costituzionalità, ai limiti della delegazione e, più in generale, al ruolo delle Camere nell’attività consultiva e di controllo sul relativo procedimento. La quarta, infine, di tipo propositivo, considera le modalità di impiego dell’istituto per le riforme (e ai relativi paradigmi a moderata o elevata valenza riformatrice), attraverso l’analisi del dato qualitativo e quantitativo delle ultime tre Legislature (XVI, XVII e XVIII Legislatura). Ciò al fine di perseguire i seguenti scopi: ricavare i possibili profili di continuità e discontinuità rispetto al modello di delegazione tradizionale, definire il nuovo volto della delegazione, ricercare ipotesi per la valorizzazione del ruolo del Parlamento.
La delega legislativa. Recente rendimento del modello / Ronga, Umberto. - (2020), pp. 1-235.
La delega legislativa. Recente rendimento del modello
Umberto Ronga
2020
Abstract
Questo studio considera il tema della delegazione legislativa attraverso l’analisi del relativo rendimento nell’esperienza più recente. Il lavoro si articola in quattro parti. La prima è teorico-ricostruttiva, e analizza ragioni e configurazione del modello costituzionale dell’istituto a partire dai principali orientamenti che, in Costituente, hanno condotto a definire un processo di dislocazione del potere limitato e subordinato all’autorizzazione e al controllo del Legislativo. La seconda è analitica e, a partire dall’esame dei dati sulla produzione normativa sulle tendenze della delegazione, se ne considerano le principali fasi nell’esperienza repubblicana, registrandone le transizioni da un andamento crescente (tra la X e la XII Legislatura); alla stabilizzazione (tra la XIII e la XV Legislatura) sino al suo più recente consolidamento. In questo ambito, nel quadro dell’osservazione delle dinamiche della forma di governo, si considerano le trasformazioni venute in rilievo nelle modalità di impiego dell’istituto (a partire dal caso della delega in bianco e dalle ipotesi di delegazione integrativa e correttiva) anche in ragione del ruolo crescente dall’Esecutivo e di alcune connesse distorsioni del procedimento di delegazione. La terza parte, ancora di tipo analitico, in relazione a tali fenomeni, ricostruisce le tendenze della giurisprudenza costituzionale, in particolare con riferimento all’oggetto e ai criteri del controllo di costituzionalità, ai limiti della delegazione e, più in generale, al ruolo delle Camere nell’attività consultiva e di controllo sul relativo procedimento. La quarta, infine, di tipo propositivo, considera le modalità di impiego dell’istituto per le riforme (e ai relativi paradigmi a moderata o elevata valenza riformatrice), attraverso l’analisi del dato qualitativo e quantitativo delle ultime tre Legislature (XVI, XVII e XVIII Legislatura). Ciò al fine di perseguire i seguenti scopi: ricavare i possibili profili di continuità e discontinuità rispetto al modello di delegazione tradizionale, definire il nuovo volto della delegazione, ricercare ipotesi per la valorizzazione del ruolo del Parlamento.File | Dimensione | Formato | |
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