Il Centro Antico di Napoli, realtà complessa, intricata, difficilmente descrivibile, ha una sua anaciclosi. La sua è un’evoluzione che ciclicamente ritorna alla sua fase di origine, nella sua forma primordiale, originaria, e da questa trae spunto per il suo sviluppo, per la sua rigenerazione e il suo sostentamento. Il volume propone diversi approcci di lettura a questa realtà. Sguardi sensibili sono accompagnati a letture più sistematiche della composizione urbana, descrizioni rese sempre nella consapevolezza che unico imprescindibile maestro resti la città costruita. Vengono indagati i temi prevalenti all’interno del complesso manufatto urbano cercando di cogliere, nella sostanza del costruito, dove potrebbe risiedere quella qualità senza nome spesso evocata, dell’architettura della città. Il Centro Antico di Napoli si rivela così come un archivio mobile, incontenibile, errante, dove ciascun dettaglio architettonico o vicenda umana ad esso intrecciatosi sembra reclamare un naturale diritto di rappresentazione, uno spazio nella memoria prima individuale e poi collettiva.
Anaciclosi. Sguardi sul centro antico di Napoli / Calderoni, A; Ascolese, M; Cestarello, V. - (2017), pp. 0-156.
Anaciclosi. Sguardi sul centro antico di Napoli
CALDERONI A
;ASCOLESE M;
2017
Abstract
Il Centro Antico di Napoli, realtà complessa, intricata, difficilmente descrivibile, ha una sua anaciclosi. La sua è un’evoluzione che ciclicamente ritorna alla sua fase di origine, nella sua forma primordiale, originaria, e da questa trae spunto per il suo sviluppo, per la sua rigenerazione e il suo sostentamento. Il volume propone diversi approcci di lettura a questa realtà. Sguardi sensibili sono accompagnati a letture più sistematiche della composizione urbana, descrizioni rese sempre nella consapevolezza che unico imprescindibile maestro resti la città costruita. Vengono indagati i temi prevalenti all’interno del complesso manufatto urbano cercando di cogliere, nella sostanza del costruito, dove potrebbe risiedere quella qualità senza nome spesso evocata, dell’architettura della città. Il Centro Antico di Napoli si rivela così come un archivio mobile, incontenibile, errante, dove ciascun dettaglio architettonico o vicenda umana ad esso intrecciatosi sembra reclamare un naturale diritto di rappresentazione, uno spazio nella memoria prima individuale e poi collettiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.