Tra le misure messe in campo dal Governo per contrastare gli effetti negativi del Covid-19 si annovera il rafforzamento del c.d. golden power, ossia il sistema di poteri speciali di intervento dello Stato, introdotti, con il D.L. n. 21 del 2012, con lo scopo di salvaguardare i settori strategici e di interesse nazionale. Il tema dei c.d. “golden powers”, così come in passato accaduto per la “golden share”, può formare oggetto di ampia e attenta riflessione sotto diversi profili, a partire da quelli di ordine politico, storico, economico e sociologico oltre che di ordine squisitamente giuridico. Per effetto di un incessante e caotico processo di affinamento dei suddetti poteri, gli originari ambiti di applicazione del golden power – difesa, sicurezza nazionale, energia, trasporti, comunicazione – sono stati progressivamente ampliati con successivi provvedimenti, fino a ricomprendere settori ad alta intensità tecnologica, reti di telecomunicazione a banda larga basati su tecnologia 5G nonché banche, assicurazioni, borse valori e piattaforme finanziarie. Partendo dalla ricostruzione delle principali tappe che hanno contraddistinto l’evoluzione della disciplina golden power dal 2012 fino alle più recenti novità introdotte dal c.d. Decreto Liquidità, la presente relazione intende dedicare particolare attenzione a taluni aspetti di diritto societario che rilevano nell’ambito della complessa intelaiatura normativa afferente a tale materia.
"Il rafforzamento dei golden power nel contesto dell’emergenza pandemica" / Scipione, Luigi. - (2020). (Intervento presentato al convegno Profili emergenziali del Diritto commerciale tenutosi a Dipartimento di Scienze politiche “Jean Monnet” - Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" (Piattaforma Teams) nel 18 dicembre 2020).
"Il rafforzamento dei golden power nel contesto dell’emergenza pandemica"
Scipione Luigi
2020
Abstract
Tra le misure messe in campo dal Governo per contrastare gli effetti negativi del Covid-19 si annovera il rafforzamento del c.d. golden power, ossia il sistema di poteri speciali di intervento dello Stato, introdotti, con il D.L. n. 21 del 2012, con lo scopo di salvaguardare i settori strategici e di interesse nazionale. Il tema dei c.d. “golden powers”, così come in passato accaduto per la “golden share”, può formare oggetto di ampia e attenta riflessione sotto diversi profili, a partire da quelli di ordine politico, storico, economico e sociologico oltre che di ordine squisitamente giuridico. Per effetto di un incessante e caotico processo di affinamento dei suddetti poteri, gli originari ambiti di applicazione del golden power – difesa, sicurezza nazionale, energia, trasporti, comunicazione – sono stati progressivamente ampliati con successivi provvedimenti, fino a ricomprendere settori ad alta intensità tecnologica, reti di telecomunicazione a banda larga basati su tecnologia 5G nonché banche, assicurazioni, borse valori e piattaforme finanziarie. Partendo dalla ricostruzione delle principali tappe che hanno contraddistinto l’evoluzione della disciplina golden power dal 2012 fino alle più recenti novità introdotte dal c.d. Decreto Liquidità, la presente relazione intende dedicare particolare attenzione a taluni aspetti di diritto societario che rilevano nell’ambito della complessa intelaiatura normativa afferente a tale materia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.