Una proposta di misura della rappresentanza politica territoriale

Il contributo propone l’applicazione di misure di concentrazione territoriale del voto di preferenza al caso delle recenti elezioni comunali a Napoli. L’analisi della distribuzione territoriale del voto di preferenza ai candidati al consiglio comunale consente di ricavare importanti elementi sulla tendenza del sistema politico locale. Nel caso di Napoli si nota una crescita del tasso di preferenza e soprattutto il consolidamento di un certo numero di constituency personali fortemente concentrate in alcuni quartieri e rioni. A guidare questi bacini territorializzati di raccolta del consenso sono quelli che sono stati definiti “politici rionali”, personale politico di prossimità che ricopre un ruolo di mediazione tra i bisogni minuti dei territori e gli uffici della PA. Il peso crescente di queste figure di stampo neo-notabilare svuota i partiti della loro funzione storica di aggregazione delle domande politiche trasferendo nelle loro mani la titolarità della funzione di rappresentanza. La rilevazione empirica di questo fenomeno richiede l’applicazione di tecniche statistiche che superino i limiti connaturati alle procedure di analisi basate unicamente sul dato relativo alla preferenza. Queste, infatti, trascurano il dato spaziale che invece rappresenta una delle dimensioni centrali nell’emersione di queste figure politiche. Partendo da tali considerazioni e dopo aver discusso le criticità degli indici utilizzati per la rilevazione del fenomeno, il contributo propone di utilizzare un tool di statistica geo-spaziale per rilevare il livello di “rionalità” dei candidati analizzati. Il riferimento alla base dell’analisi è l’indice di Moran, già utilizzato con successo nello studio della concentrazione territoriale di alcuni fenomeni come la povertà. Il dato geometrico primitivo su cui sarà applicato l’indice, verrà rappresentato da “punti”, che saranno ricavati dagli indirizzi delle sezioni elettorali.