Fenomenologia dell’impostore. Essere un altro nella letteratura moderna

La monografia sostiene l'ipotesi che l'età moderna, a partire dal Basso Medioevo, si caratterizzi per una progressiva messa a fuoco della specificità individuale degli esseri umani, in particolare per ciò che attiene alla sfera della interiorità. Dedicando ciascun capitolo a una o più opere celeberrime della letteratura occidentale, dal Trecento ai primissimi anni del s. XXI, il libro mostra la rilevanza della figura dell'impostore, il cui trattamento letterario (da Boccaccio a Shakespeare, da Molière a Melville e Thomas Mann) insiste sulla complessa dialettica tra ambito soggettivo e dinamiche dell'intersoggettività. Analizzando le diverse tecniche utilizzate, volta a volta attinenti alla dimensione narrativa, a quella stilistica, o a quella tematica, il libro dimostra come la letteratura abbia partecipato all'interrogazione – tipica della modernità – intorno alla soggettività umana.