La Facoltà di Ingegneria di Napoli è l’esito, per molti aspetti irripetibile, della collaborazione di un gruppo straordinario di ingegneri, docenti e artisti - Luigi Cosenza, Adriano Galli, Michele Pagano, Marcello Picone, Luigi Tocchetti, Giorgio Savastano, Girolamo Ippolito, Pietro Porcinai, Paolo Ricci, Gabriele Mucchi. Genny Wiegmann, Domenico Spinosa, Eugenio Carmi, per citarne solo alcuni - che hanno avuto la capacità di ideare, prima, e di costruire, poi, una delle più importanti architetture universitarie della modernità. Appartengono a un‘epoca in cui gli edifici, le città e le infrastrutture sono state in buona parte costruite da ingegneri in grado di controllare le diverse scale del progetto e le complesse trasformazioni del territorio in virtù di una cultura politecnica nella quale coesistevano tradizione umanistica e innovazione scientifica. Il progetto e il cantiere della grande fabbrica della facoltà hanno disseminato nel corso di un ventennio, dagli anni Quaranta agli anni Sessanta del secolo scorso, una straordinaria quantità di tracce - disegni, modelli, relazioni, fotografie, appunti di cantiere e corrispondenze – che, pubblicati in questo libro, consentono di apprezzare appieno la “monumentalità senza tempo” di quest’opera che non si esprime attraverso l’uso di materiali preziosi o forme ridondanti, ma che si affida alla razionalità e all’economia espressiva. Una monumentalità che non è fine a sé stessa, ma nasce come espressione di valori profondi e condivisi da una comunità universitaria che in essa ha riconosciuto un simbolo durevole della propria identità.
La Fabbrica degli ingegneri. Architettura, arte e costruzione del Politecnico di Napoli / Viola, Francesco. - (2021), pp. 1-252.
La Fabbrica degli ingegneri. Architettura, arte e costruzione del Politecnico di Napoli
Francesco Viola
2021
Abstract
La Facoltà di Ingegneria di Napoli è l’esito, per molti aspetti irripetibile, della collaborazione di un gruppo straordinario di ingegneri, docenti e artisti - Luigi Cosenza, Adriano Galli, Michele Pagano, Marcello Picone, Luigi Tocchetti, Giorgio Savastano, Girolamo Ippolito, Pietro Porcinai, Paolo Ricci, Gabriele Mucchi. Genny Wiegmann, Domenico Spinosa, Eugenio Carmi, per citarne solo alcuni - che hanno avuto la capacità di ideare, prima, e di costruire, poi, una delle più importanti architetture universitarie della modernità. Appartengono a un‘epoca in cui gli edifici, le città e le infrastrutture sono state in buona parte costruite da ingegneri in grado di controllare le diverse scale del progetto e le complesse trasformazioni del territorio in virtù di una cultura politecnica nella quale coesistevano tradizione umanistica e innovazione scientifica. Il progetto e il cantiere della grande fabbrica della facoltà hanno disseminato nel corso di un ventennio, dagli anni Quaranta agli anni Sessanta del secolo scorso, una straordinaria quantità di tracce - disegni, modelli, relazioni, fotografie, appunti di cantiere e corrispondenze – che, pubblicati in questo libro, consentono di apprezzare appieno la “monumentalità senza tempo” di quest’opera che non si esprime attraverso l’uso di materiali preziosi o forme ridondanti, ma che si affida alla razionalità e all’economia espressiva. Una monumentalità che non è fine a sé stessa, ma nasce come espressione di valori profondi e condivisi da una comunità universitaria che in essa ha riconosciuto un simbolo durevole della propria identità.File | Dimensione | Formato | |
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