L'emergenza in Parlamento. Attraverso e oltre la pandemia

Il lavoro considera il tema dell’emergenza dal punto di vista del Parlamento. Si articola in quattro parti principali. Nella prima, a partire dalla ricostruzione del concetto di emergenza, delle sue declinazioni e delle possibili modalità della risposta ordinamentale (presupposti teorici del lavoro), si analizza il vigente modello costituzionale dell’emergenza attraverso i principali orientamenti del dibattito costituente e, in particolare, il ruolo che in esso assumono le Camere. Nella seconda parte si considera, in chiave dinamica, lo svolgimento di tale modello nella prassi, e si analizzano torsioni e dinamiche della forma di governo, nonché le disarticolazioni del sistema delle fonti, specie nell’esperienza più recente. In questo ambito, si considera il caso della XVIII Legislatura e, in particolare, della pandemia da Covid-19, rispetto alla quale si ricostruiscono dati e paradigmi normativi della relativa risposta ordinamentale. Nella terza si approfondisce specificamente il ruolo del Parlamento nell’emergenza sanitaria, in particolare attraverso due principali versanti: interno, dove si considerano le soluzioni organizzative adottate per garantire la continuità dei lavori e la tutela della salute di parlamentari e funzionari; esterno, in relazione al rapporto con l’Esecutivo – dominus della produzione normativa emergenziale (ma non solo) – e ai tentativi esperiti dalla Camere, in quella congiuntura (mediante l’esercizio dell’attività emendativa e di controllo), per recuperare margini di centralità e spazi di co-decisione. Nella quarta, infine, dell’esperienza pandemica si cerca di trarne un bilancio, allo scopo di elaborare ipotesi per la valorizzazione delle Camere oltre la pandemia, a partire dall’analisi delle modifiche intervenute sul piano della relativa composizione, delle connesse modifiche dei Regolamenti parlamentari e del possibile ruolo che, in prospettiva, può assumere la digitalizzazione.