"Napoli senza titolo” illustra i contenuti dell’omonima mostra di immagini fotografiche di noti fotografi di fama nazionale e internazionale e di video-documentazioni appositamente montate dai curatori per illustrare la vitalità degli spazi pubblici della città di Napoli. La selezione di fotografie e documenti video è stata curata da Maria Federica Palestino insieme al fotografo Fabio Donato e all’architetto Marina Vergiani per il centro di documentazione delle arti del Museo Pan di Napoli, e ospitata nella sede del Pan dal 12 febbraio al 10 aprile 2009. In risposta alla crisi legata all'emergenza rifiuti del 2008 e alla conseguente, pesante stigmatizzazione che la città di Napoli ha sofferto a partire da quel momento – sia a livello nazionale, che internazionale – i curatori hanno proposto una lettura dell'immagine pubblica partenopea che, diversamente, va a ritroso fino agli anni 70 del XX secolo, legando indissolubilmente il destino degli spazi pubblici alla creatività e alle cure derivanti dalla ricchezza del capitale sociale di cui la città è dotata. La mostra ha avuto anche una diffusione internazionale, ottenendo una discreta fortuna critica negli Stati Uniti, dove è stata ospitata presso alcuni istituti italiani di cultura fra cui quello di Chicago.
Napoli senza titolo / Donato, Fabio; Palestino, MARIA FEDERICA; Vergiani, Marina. - 1:(2009), pp. 1-115.
Napoli senza titolo
Maria Federica Palestino;
2009
Abstract
"Napoli senza titolo” illustra i contenuti dell’omonima mostra di immagini fotografiche di noti fotografi di fama nazionale e internazionale e di video-documentazioni appositamente montate dai curatori per illustrare la vitalità degli spazi pubblici della città di Napoli. La selezione di fotografie e documenti video è stata curata da Maria Federica Palestino insieme al fotografo Fabio Donato e all’architetto Marina Vergiani per il centro di documentazione delle arti del Museo Pan di Napoli, e ospitata nella sede del Pan dal 12 febbraio al 10 aprile 2009. In risposta alla crisi legata all'emergenza rifiuti del 2008 e alla conseguente, pesante stigmatizzazione che la città di Napoli ha sofferto a partire da quel momento – sia a livello nazionale, che internazionale – i curatori hanno proposto una lettura dell'immagine pubblica partenopea che, diversamente, va a ritroso fino agli anni 70 del XX secolo, legando indissolubilmente il destino degli spazi pubblici alla creatività e alle cure derivanti dalla ricchezza del capitale sociale di cui la città è dotata. La mostra ha avuto anche una diffusione internazionale, ottenendo una discreta fortuna critica negli Stati Uniti, dove è stata ospitata presso alcuni istituti italiani di cultura fra cui quello di Chicago.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.