La responsabilità dell'architetto nella valutazione delle criticità e degli indizi di cambiamento di strumenti e processi urbanistici.

Tali concetti sono ripresi anche nella mission n. 5, attraverso le tre componenti, le quali corrispondono a tre ambiti di azione, quali: politiche per il lavoro; infrastrutture sociali, famiglie comunità e terzo settore; e interventi per la coesione territoriale; si pongono gli obiettivi generali di: • migliorare le attività di upskilling; • rafforzare le politiche sociali e di sostegno alle famiglie; • attuare politiche di inclusione; • attuare interventi di rigenerazione urbana e sociale. La forza delle idee democratiche si esprime proprio attraverso la politica del territorio e delle sue trasformazioni per la crescita sociale, economica, culturale dei suoi cittadini e in particolare dei soggetti deboli che richiedono maggiori cure e attenzioni. Difatti, attivare processi di architettura e urbanistica democratiche significa potenziare le opportunità di tutti i cittadini e il nuovi Piani urbanistici comunali devono essere il frutto della partecipazione diretta di tutti i destinatari delle scelte di pianificazione ad incominciare dai bambini e dalle bambine attraverso i laboratori di architettura partecipata e i “consigli dei bambini” per la nascita di una nuova “comunità educante”; con il coinvolgimento delle scuole, delle famiglie fino ai portatori d’interesse in senso più ampio. È completamente tramontata la stagione dei Piani urbanistici estensivi concepiti esclusivamente per gonfiare le rendite di un’industria del mattone brutale che ha cancellato intere parti di uno dei paesi più belli del Mondo e dei suoi paesaggi.