La geografia del cibo trova oggi una sua precisa collocazione nella geografia economica: negli anni 2000 il commercio internazionale dei beni alimentari è cresciuto rapidamente, e oggi il solo valore annuale delle produzioni ittiche è pari a 151 miliardi di dollari, il 49% del valore dell’intero commercio mondiale di “carni”. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2022 “anno internazionale della pesca e dell’acquacoltura artigianale”, sottolineando quanto queste attività siano fondamentali per la sicurezza alimentare di centinaia di milioni di persone nel mondo. L’insaziabile domanda di proteine animali che sembra accomunare gli otto miliardi di abitanti della Terra, viene soddisfatta, nel caso delle produzioni ittiche, esclusivamente grazie a una crescita rapida e costante dell’acquacoltura, che ha sorpassato negli ultimi venti anni la pesca di cattura, cristallizzata dai limiti imposti dalle esigenze riproduttive degli stock selvatici. L’acquacoltura è oggi un’attività industriale fortemente innovativa, caratterizzata da una crescente attenzione alla Responsabilità Sociale di Impresa, stimolata da un mercato che richiede sempre più affidabilità e attenzione ai temi della sostenibilità. Date queste premesse, questo volume intende rispondere a due domande: quanto stiano crescendo le produzioni ittiche e in che direzione questa crescita sia proiettata. Perché, se è vero che il successo dell’acquacoltura toglie pressione alla pesca, è pur vero che i diritti delle comunità e l’integrità dei territori, come dimostrato dai casi studio presi in esame, possono risultare fortemente minacciati in questo confronto tra scale e valori produttivi così diversi.

Le produzioni ittiche. Scenari geoeconomici contemporanei / Corbino, Alberto. - (2023).

Le produzioni ittiche. Scenari geoeconomici contemporanei.

Alberto Corbino
2023

Abstract

La geografia del cibo trova oggi una sua precisa collocazione nella geografia economica: negli anni 2000 il commercio internazionale dei beni alimentari è cresciuto rapidamente, e oggi il solo valore annuale delle produzioni ittiche è pari a 151 miliardi di dollari, il 49% del valore dell’intero commercio mondiale di “carni”. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2022 “anno internazionale della pesca e dell’acquacoltura artigianale”, sottolineando quanto queste attività siano fondamentali per la sicurezza alimentare di centinaia di milioni di persone nel mondo. L’insaziabile domanda di proteine animali che sembra accomunare gli otto miliardi di abitanti della Terra, viene soddisfatta, nel caso delle produzioni ittiche, esclusivamente grazie a una crescita rapida e costante dell’acquacoltura, che ha sorpassato negli ultimi venti anni la pesca di cattura, cristallizzata dai limiti imposti dalle esigenze riproduttive degli stock selvatici. L’acquacoltura è oggi un’attività industriale fortemente innovativa, caratterizzata da una crescente attenzione alla Responsabilità Sociale di Impresa, stimolata da un mercato che richiede sempre più affidabilità e attenzione ai temi della sostenibilità. Date queste premesse, questo volume intende rispondere a due domande: quanto stiano crescendo le produzioni ittiche e in che direzione questa crescita sia proiettata. Perché, se è vero che il successo dell’acquacoltura toglie pressione alla pesca, è pur vero che i diritti delle comunità e l’integrità dei territori, come dimostrato dai casi studio presi in esame, possono risultare fortemente minacciati in questo confronto tra scale e valori produttivi così diversi.
2023
9791221806618
Le produzioni ittiche. Scenari geoeconomici contemporanei / Corbino, Alberto. - (2023).
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