La caduta di Costantinopoli e gli scritti per la crociata. L'exortatio di Andrea Contrario ad Alfonso il Magnanimo e l'epistola-orazione di Isotta Nogarola aPio II

Ampia e straordinaria risulta la letteratura prodotta subito dopo la caduta di Costantinopoli: narrazioni della conquista turca, opere storiche anche con prospettive critiche diverse sugli Ottomani, poemi storico-epici, profezie, e poi tante tantissime orazioni che giocarono un ruolo non marginale nella difficile partita di scontri ed alleanze che in quegli anni teneva impegnate forze politiche e militari in Italia e in Europa. La pluralità dei prodotti della letteratura umanistica antiturca si presenta a noi spesso confezionata in corpora di opere di uno stesso autore che si specializza in scritture suasoriae alla crociata (ad esempio, Adamo di Montalto, monaco dell’ordine degli eremitani, autore di tre opere legate a questo filone: i Cohortatorii pro Constantinopoli versus, gli Inflammatoria contra Teucros carmina e un de Constantinopolitano excidio); in altri casi si presenta calata in miscellanee che strutturate su criteri di analogia di genere,argomento, autore/autori, offrono spesso vere e proprie sillogi tematiche. Un esempio interessante di questo tipo di accorpamenti è costituito dal ms. Ottob.Lat. 1677, un manoscritto miscellaneo in cui si possono leggere accanto ad altri testi (ad esempio il De belli origine inter Gallos et Britanos di Bartolomeo Facioe una silloge di lettere e orazioni di Ambrogio Traversari) un’orazione di Isotta Nogarola per la crociata e una exortatio alla guerra contro i turchi di Andrea Contrario. Ci troviamo in questo caso dinanzi ad un vero e proprio dittico, legittimato anzitutto dai rapporti che ci furono tra i due umanisti veneti (rapporto documentato dallo scambio di lettere tra i due),e poi dal genere, sono due orazioni rivolte rispettivamente a Pio II e ad Alfonso il Magnanimo, e dalla tematica, appunto la guerra contro i turchi.