L’edificio è stato sviluppato in stretta relazione con il luogo e la sua comunità. Un blocco lineare con atrio centrale a doppia altezza consente articolazioni spaziali e volumetriche in dialogo con il più ampio contesto geografico naturale. Si relaziona ai rilievi montuosi circostanti stabilendo sequenze spaziali e viste accuratamente selezionate. Anche il contesto urbano frammentato è coinvolto nella costruzione di relazioni volumetriche, spaziali e visive. Un linguaggio astratto, sviluppato a partire da elementi architettonici semplici e familiari utilizzando materiali tradizionali (calcestruzzo intonacato, pietra d’Istria, pannelli in rame, legno in essenza), viene declinato per costruire ritmi, relazioni e corrispondenze. Allo stesso tempo, la biblioteca viene modellata per acquisire i caratteri di un edificio pubblico e di un luogo centrale della comunità sintonizzandosi con un’atmosfera domestica. Luce e ombre costituiscono il leit motiv e sono modulate con cura per generare un ambiente mutevole, capace di dare forma a spazi fluidi, accoglienti e confortevoli, garantendo massimo benessere agli utenti. La disposizione delle strutture dà origine sia alla presenza esterna dell’edificio sia alla sua spazialità interna. Il loro ritmo permette trasparenza e fa sì che i lunghi prospetti vengano percepiti come una cortina di luce, fornendo un senso di plasticità e armonia. Allo stesso tempo, la sequenza e la distanza dei pilastri conferisce un forte effetto di massa al volume dell’edificio. All’interno le strutture generano spazi e controllano attentamente la loro composizione modellando la luce naturale. Il risultato sono ambienti trascendenti, nel senso che la luce ne amplifica le dimensioni fisiche e risulta enfatizzata in tutta la struttura. La luce è catturata da un lucernario longitudinale che corre lungo la sezione trasversale generando in tutti gli interni una condizione di rarefatta tranquillità.
La biblioteca di Aviano / Izzo, Ferruccio. - (2020).
La biblioteca di Aviano
ferruccio izzo
2020
Abstract
L’edificio è stato sviluppato in stretta relazione con il luogo e la sua comunità. Un blocco lineare con atrio centrale a doppia altezza consente articolazioni spaziali e volumetriche in dialogo con il più ampio contesto geografico naturale. Si relaziona ai rilievi montuosi circostanti stabilendo sequenze spaziali e viste accuratamente selezionate. Anche il contesto urbano frammentato è coinvolto nella costruzione di relazioni volumetriche, spaziali e visive. Un linguaggio astratto, sviluppato a partire da elementi architettonici semplici e familiari utilizzando materiali tradizionali (calcestruzzo intonacato, pietra d’Istria, pannelli in rame, legno in essenza), viene declinato per costruire ritmi, relazioni e corrispondenze. Allo stesso tempo, la biblioteca viene modellata per acquisire i caratteri di un edificio pubblico e di un luogo centrale della comunità sintonizzandosi con un’atmosfera domestica. Luce e ombre costituiscono il leit motiv e sono modulate con cura per generare un ambiente mutevole, capace di dare forma a spazi fluidi, accoglienti e confortevoli, garantendo massimo benessere agli utenti. La disposizione delle strutture dà origine sia alla presenza esterna dell’edificio sia alla sua spazialità interna. Il loro ritmo permette trasparenza e fa sì che i lunghi prospetti vengano percepiti come una cortina di luce, fornendo un senso di plasticità e armonia. Allo stesso tempo, la sequenza e la distanza dei pilastri conferisce un forte effetto di massa al volume dell’edificio. All’interno le strutture generano spazi e controllano attentamente la loro composizione modellando la luce naturale. Il risultato sono ambienti trascendenti, nel senso che la luce ne amplifica le dimensioni fisiche e risulta enfatizzata in tutta la struttura. La luce è catturata da un lucernario longitudinale che corre lungo la sezione trasversale generando in tutti gli interni una condizione di rarefatta tranquillità.File | Dimensione | Formato | |
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