I disastri sono da sempre un tema fondamentale nella creazione artistica e nel linguaggio visivo, come confermano la diffusione e la persistenza di immagini che ritraggono lo scatenamento delle forze della natura e le loro conseguenze sulle città e sul paesaggio. In particolare, i vulcani, dispensatori di morte e desolazione ma anche di scene sublimi, hanno costantemente ispirato pittori e incisori, sollecitando inoltre la curiosità di chi intendeva comprendere come dalle viscere della terra potessero fuoriuscire fiamme, ceneri e pietre infuocate. All’inizio dell’età moderna il riattivarsi dei vulcani nell’area flegrea e vesuviana, dopo lunghi secoli di quiescenza, segnò l’inizio di un nuovo interesse dei lettori europei verso i fenomeni da essi prodotti. Avendo intuito che si aprivano nuovi spazi nel mercato editoriale, tanto locale quanto internazionale, molti librai-stampatori cominciarono a pubblicare una gran quantità di racconti, di trattati, di raccolte di versi e di immagini relativi alle eruzioni, che andavano a soddisfare i gusti e gli interessi di un variegato pubblico composto da naturalisti, archeologi, eruditi, da colti e ricchi viaggiatori che percorrevano la penisola italiana nel corso del loro grand tour, ma anche da più modesti curiosi. Su tale variegata produzione questo volume, scaturito dalla mostra Eruzioni di carta. Quattro secoli di stampa sui vulcani, offre molteplici punti di vista, attraverso un corpus di opere databili dalla seconda metà del XVI agli inizi del XX secolo.
Eruzioni di carta. Quattro secoli di stampa sui vulcani - Buch-Ausbrüche. Vulkanisches in historischen Drucken aus vier Jahrhunderten / Scirocco, Elisabetta; Stegemann, Hanna; Maurer, Golo; Cecere, Domenico; Viceconte, Milena; Helas, Philine; Monaco, Annachiara; Perrone, Antonio. - (2024), pp. 1-334. [10.6093/978-88-6887-197-0]
Eruzioni di carta. Quattro secoli di stampa sui vulcani - Buch-Ausbrüche. Vulkanisches in historischen Drucken aus vier Jahrhunderten
Scirocco, Elisabetta;Cecere, Domenico
;Perrone, Antonio
2024
Abstract
I disastri sono da sempre un tema fondamentale nella creazione artistica e nel linguaggio visivo, come confermano la diffusione e la persistenza di immagini che ritraggono lo scatenamento delle forze della natura e le loro conseguenze sulle città e sul paesaggio. In particolare, i vulcani, dispensatori di morte e desolazione ma anche di scene sublimi, hanno costantemente ispirato pittori e incisori, sollecitando inoltre la curiosità di chi intendeva comprendere come dalle viscere della terra potessero fuoriuscire fiamme, ceneri e pietre infuocate. All’inizio dell’età moderna il riattivarsi dei vulcani nell’area flegrea e vesuviana, dopo lunghi secoli di quiescenza, segnò l’inizio di un nuovo interesse dei lettori europei verso i fenomeni da essi prodotti. Avendo intuito che si aprivano nuovi spazi nel mercato editoriale, tanto locale quanto internazionale, molti librai-stampatori cominciarono a pubblicare una gran quantità di racconti, di trattati, di raccolte di versi e di immagini relativi alle eruzioni, che andavano a soddisfare i gusti e gli interessi di un variegato pubblico composto da naturalisti, archeologi, eruditi, da colti e ricchi viaggiatori che percorrevano la penisola italiana nel corso del loro grand tour, ma anche da più modesti curiosi. Su tale variegata produzione questo volume, scaturito dalla mostra Eruzioni di carta. Quattro secoli di stampa sui vulcani, offre molteplici punti di vista, attraverso un corpus di opere databili dalla seconda metà del XVI agli inizi del XX secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.