Una storia che inizia in un romanzo, prosegue nelle pagine di un’inchiesta parlamentare e trova una delle sue possibili conclusioni in un pamphlet: il paper racconta alcune delle articolate vicende relative al cosiddetto “Risanamento” della città di Napoli tra otto e novecento, attraverso una selezione di voci della cultura politica, giuridica e letteraria del tempo, tutte differenti per forme, contenuti, stili, e guidate da obiettivi altrettanto eterogenei. In un percorso narrativo circolare che si apre e si chiude con il romanzo-denuncia di Matilde Serao e si arricchisce con elementi e sfumature provenienti dalla Relazione della Commissione Saredo, e altri testi giuridici, si scoprono i confini di uno spazio dialettico – cercato, a volte negato o solo rappresentato – tra le istituzioni nazionali, l’amministrazione della città e l’intervento di attori sociali portatori di interessi spesso confliggenti; uno spazio che poneva al centro istanze molteplici, non ancora declinate in termini di diritti, e relative alla salute, alla legalità, al progresso economico, all’emancipazione delle classi popolari, alla tenuta dell’ordine pubblico nella dimensione urbana.
Sventrare Napoli. Il caso del “risanamento” tra legislazione e narrazione / Amorosi, Virginia. - (2023). (Intervento presentato al convegno X Convegno Nazionale della ISLL – Italian Society for Law and Literature tenutosi a Università degli studi di Napoli Federico II nel 28-29 settembre 2023).
Sventrare Napoli. Il caso del “risanamento” tra legislazione e narrazione
Virginia Amorosi
2023
Abstract
Una storia che inizia in un romanzo, prosegue nelle pagine di un’inchiesta parlamentare e trova una delle sue possibili conclusioni in un pamphlet: il paper racconta alcune delle articolate vicende relative al cosiddetto “Risanamento” della città di Napoli tra otto e novecento, attraverso una selezione di voci della cultura politica, giuridica e letteraria del tempo, tutte differenti per forme, contenuti, stili, e guidate da obiettivi altrettanto eterogenei. In un percorso narrativo circolare che si apre e si chiude con il romanzo-denuncia di Matilde Serao e si arricchisce con elementi e sfumature provenienti dalla Relazione della Commissione Saredo, e altri testi giuridici, si scoprono i confini di uno spazio dialettico – cercato, a volte negato o solo rappresentato – tra le istituzioni nazionali, l’amministrazione della città e l’intervento di attori sociali portatori di interessi spesso confliggenti; uno spazio che poneva al centro istanze molteplici, non ancora declinate in termini di diritti, e relative alla salute, alla legalità, al progresso economico, all’emancipazione delle classi popolari, alla tenuta dell’ordine pubblico nella dimensione urbana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.