A seguito del perfezionamento dell’Accordo di collaborazione con la Regione Lazio (Dir. Reg. Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette) nel Febbraio 2021 (di seguito definito “Accordo”), le attività previste nel cronogramma sono iniziate con l’analisi della letteratura scientifica geologica e paleontologica pubblicata sul Cretacico e sul Giurassico del Lazio meridionale. La vasta produzione disponibile è stata vagliata alla ricerca di riferimenti geo-paleontologici sugli affioramenti a piante fossili giurassiche di Bassiano (LT) e cretaciche di Vallecorsa (FR). I riscontri hanno potuto evidenziare che a fronte della prima segnalazione di Praturlon (1965), riguardante le flore osservate nel Giurassico medio di Bassiano, non sono stati effettuati approfondimenti successivi. Di fatto, i riferimenti più recenti a tali piante (vedi: Colacicchi, 1967; Bravi, 1995; Bausch & Bravi, 1999; Dalla Vecchia, 2000; Carminati et al., 2013; Bravi et al., 2014) non hanno apportato alcun contributo originale significativo. L’affioramento a piante fossili di Vallecorsa, invece, è di fatto sconosciuto non essendo stato trovato alcun riferimento in letteratura. Per questo motivo, le analisi iniziali relative all’Accordo sono state dedicate proprio al livello a piante di Vallecorsa, segnalato agli scriventi dai geologi della “Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette” della Regione Lazio , al fine di verificarne sia le condizioni di affioramento che il suo effettivo contesto stratigrafico e paleontologico. Tuttavia, le restrizioni legate alla pandemia da Covid-19 (blocco delle attività di laboratorio nell’Ateneo Federico II di Napoli per lunghi intervalli di tempo, difficoltà di approvvigionamento dei consumabili di laboratorio, interruzione della manutenzione delle attrezzature scientifiche) hanno notevolmente rallentato le attività di ricerca. Ciononostante, è stato possibile raggiungere un significativo livello delle conoscenze stratigrafiche, sedimentologiche, paleoclimatiche, paleoambientali e paleobotaniche che consentiranno di giungere in tempi ragionevolmente brevi a un quadro di dettaglio di indubbio interesse. Di seguito, vengono descritti in maniera sintetica le attività svolte e i risultati raggiunti anche tramite un apparato iconografico riassuntivo degli elementi geologici studiati. Tra gli elementi geologici e paleontologici di considerevole interesse acquisiti per l’affioramento a piante fossili di Vallecorsa si segnala: 1) l’aggiornamento del Foglio geologico 402, in scala 1:50.000, “Ceccano” (ISPRA-Servizio Geologico d’Italia, 2011) nell’intorno dell’affioramento a piante fossili a seguito del rilevamento geologico della successione locale e della relativa analisi stratigrafica e stratimetrica; 2) la rivisitazione della posizione stratigrafica dell’affioramento a piante fossili, all’interno della successione carbonatica del Cretacio medio in facies di piattaforma dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci occidentali, desumibile dalla sua localizzazione nel Foglio geologico 402, in scala 1:50.000, “Ceccano” (ISPRA-Servizio Geologico d’Italia, 2011); 3) la prima campionatura speditiva, ai fini paleobotanici e stratigrafico-sedimentologici, del livello a piante fossili e di quelli immediatamente ad esso sottostanti e soprastanti; 4) il ritrovamento sul terreno (versante orientale di Monte Calvo) di una successione stratigrafica campionabile, ben esposta e di spessore adeguato (molte decine di metri) contenente lo stesso livello a piante fossili segnalato dai geologi della Regione Lazio; 5) le prime analisi di laboratorio sui campioni di cui al punto 3; 6) lo studio paleobotanico preliminare degli esemplari di piante fossili campionate con la loro iniziale attribuzione tassonomica; 7) l’analisi preliminare dei caratteri paleoambientali e paleoclimatici delle dolomie e delle piante presenti nell’affioramento in esame. La particolare rilevanza geologica e paleontologica del punto 4 risiede nella completa esposizione del livello a piante in esame (di seguito: “Affioramento 2”) e nella individuazione di una statigrafia più completa e tale da indicare l’esistenza di un secondo livello a piante, finora sconosciuto, posto solo pochi decimetri al di sopra del livello già noto (in seguito: “Affioramento 1”). Questa nuova successione, nel secondo anno dell’Accordo, sarà oggetto di un campionamento di dettaglio (per analisi di facies, chemostratigrafiche e paleobotaniche) da cui ricavare con precisione l’età, il contesto evolutivo paleoambientale, paleoecologico e paleoclimatico del livello a piante fossili di Vallecorsa unitamente alla sua possibile correlazione in chiave regionale e supraregionale

Accordo di collaborazione per lo studio Geo-Paleontologico integrato dei geositi a piante fossili di età giurassica e cretacica del Lazio meridionale. Relazione consuntiva delle attività svolte nel primo anno dell'Accordo / Graziano, Roberto. - (2022).

Accordo di collaborazione per lo studio Geo-Paleontologico integrato dei geositi a piante fossili di età giurassica e cretacica del Lazio meridionale. Relazione consuntiva delle attività svolte nel primo anno dell'Accordo

Roberto Graziano
2022

Abstract

A seguito del perfezionamento dell’Accordo di collaborazione con la Regione Lazio (Dir. Reg. Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette) nel Febbraio 2021 (di seguito definito “Accordo”), le attività previste nel cronogramma sono iniziate con l’analisi della letteratura scientifica geologica e paleontologica pubblicata sul Cretacico e sul Giurassico del Lazio meridionale. La vasta produzione disponibile è stata vagliata alla ricerca di riferimenti geo-paleontologici sugli affioramenti a piante fossili giurassiche di Bassiano (LT) e cretaciche di Vallecorsa (FR). I riscontri hanno potuto evidenziare che a fronte della prima segnalazione di Praturlon (1965), riguardante le flore osservate nel Giurassico medio di Bassiano, non sono stati effettuati approfondimenti successivi. Di fatto, i riferimenti più recenti a tali piante (vedi: Colacicchi, 1967; Bravi, 1995; Bausch & Bravi, 1999; Dalla Vecchia, 2000; Carminati et al., 2013; Bravi et al., 2014) non hanno apportato alcun contributo originale significativo. L’affioramento a piante fossili di Vallecorsa, invece, è di fatto sconosciuto non essendo stato trovato alcun riferimento in letteratura. Per questo motivo, le analisi iniziali relative all’Accordo sono state dedicate proprio al livello a piante di Vallecorsa, segnalato agli scriventi dai geologi della “Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette” della Regione Lazio , al fine di verificarne sia le condizioni di affioramento che il suo effettivo contesto stratigrafico e paleontologico. Tuttavia, le restrizioni legate alla pandemia da Covid-19 (blocco delle attività di laboratorio nell’Ateneo Federico II di Napoli per lunghi intervalli di tempo, difficoltà di approvvigionamento dei consumabili di laboratorio, interruzione della manutenzione delle attrezzature scientifiche) hanno notevolmente rallentato le attività di ricerca. Ciononostante, è stato possibile raggiungere un significativo livello delle conoscenze stratigrafiche, sedimentologiche, paleoclimatiche, paleoambientali e paleobotaniche che consentiranno di giungere in tempi ragionevolmente brevi a un quadro di dettaglio di indubbio interesse. Di seguito, vengono descritti in maniera sintetica le attività svolte e i risultati raggiunti anche tramite un apparato iconografico riassuntivo degli elementi geologici studiati. Tra gli elementi geologici e paleontologici di considerevole interesse acquisiti per l’affioramento a piante fossili di Vallecorsa si segnala: 1) l’aggiornamento del Foglio geologico 402, in scala 1:50.000, “Ceccano” (ISPRA-Servizio Geologico d’Italia, 2011) nell’intorno dell’affioramento a piante fossili a seguito del rilevamento geologico della successione locale e della relativa analisi stratigrafica e stratimetrica; 2) la rivisitazione della posizione stratigrafica dell’affioramento a piante fossili, all’interno della successione carbonatica del Cretacio medio in facies di piattaforma dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci occidentali, desumibile dalla sua localizzazione nel Foglio geologico 402, in scala 1:50.000, “Ceccano” (ISPRA-Servizio Geologico d’Italia, 2011); 3) la prima campionatura speditiva, ai fini paleobotanici e stratigrafico-sedimentologici, del livello a piante fossili e di quelli immediatamente ad esso sottostanti e soprastanti; 4) il ritrovamento sul terreno (versante orientale di Monte Calvo) di una successione stratigrafica campionabile, ben esposta e di spessore adeguato (molte decine di metri) contenente lo stesso livello a piante fossili segnalato dai geologi della Regione Lazio; 5) le prime analisi di laboratorio sui campioni di cui al punto 3; 6) lo studio paleobotanico preliminare degli esemplari di piante fossili campionate con la loro iniziale attribuzione tassonomica; 7) l’analisi preliminare dei caratteri paleoambientali e paleoclimatici delle dolomie e delle piante presenti nell’affioramento in esame. La particolare rilevanza geologica e paleontologica del punto 4 risiede nella completa esposizione del livello a piante in esame (di seguito: “Affioramento 2”) e nella individuazione di una statigrafia più completa e tale da indicare l’esistenza di un secondo livello a piante, finora sconosciuto, posto solo pochi decimetri al di sopra del livello già noto (in seguito: “Affioramento 1”). Questa nuova successione, nel secondo anno dell’Accordo, sarà oggetto di un campionamento di dettaglio (per analisi di facies, chemostratigrafiche e paleobotaniche) da cui ricavare con precisione l’età, il contesto evolutivo paleoambientale, paleoecologico e paleoclimatico del livello a piante fossili di Vallecorsa unitamente alla sua possibile correlazione in chiave regionale e supraregionale
2022
Accordo di collaborazione per lo studio Geo-Paleontologico integrato dei geositi a piante fossili di età giurassica e cretacica del Lazio meridionale. Relazione consuntiva delle attività svolte nel primo anno dell'Accordo / Graziano, Roberto. - (2022).
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Relazione Accordo di Programma Regione Lazio - DiSTAR. R. Graziano & A. Bartiromo, 27.2.2022 .pdf

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Descrizione: Relazione scientifica sulle attività di ricerca svolte sugli affioramenti a piante fossili del Cretacico nel Lazio meridionale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/962205
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