L’Historia Sicula (o Chronica Roberti Biscardi et fratrum ac Rogerii comitis Mileti, secondo una parte della tradizione manoscritta) è un’interessante compilazione storica attribuita per tradizione a un ignoto Anonimo Vaticano. Offrendo una narrazione sintetica, ma a tratti dettagliata, della storia dell’Italia meridionale tra XI e XIII secolo, si sofferma in gran parte sugli eventi che accompagnarono la conquista normanna, pur se in una sua versione arriva fino allo scoppio della guerra dei Vespri (1282). A torto considerata una scarna epitome di Malaterra, costituisce uno snodo significativo nella codificazione della memoria che accompagnò l’affermazione e la legittimazione degli Altavilla e, poi, degli Svevi e degli Angioini. Con la sua attiva tradizione testuale, le sue riscritture, i suoi ampliamenti e il suo volgarizzamento in antico francese offre una compiuta, complessa rappresentazione delle diverse forme che la scrittura cronachistica può assumere nel corso dei secoli.
“Historia Sicula”. La cronaca della conquista normanna di Roberto il Guiscardo e Ruggero I attribuita all’Anonimo Vaticano, edizione critica, traduzione e commento di F. Delle Donne, con la collaborazione di A. Brescia / DELLE DONNE, Fulvio. - (2024).
“Historia Sicula”. La cronaca della conquista normanna di Roberto il Guiscardo e Ruggero I attribuita all’Anonimo Vaticano, edizione critica, traduzione e commento di F. Delle Donne, con la collaborazione di A. Brescia
DELLE DONNE Fulvio
2024
Abstract
L’Historia Sicula (o Chronica Roberti Biscardi et fratrum ac Rogerii comitis Mileti, secondo una parte della tradizione manoscritta) è un’interessante compilazione storica attribuita per tradizione a un ignoto Anonimo Vaticano. Offrendo una narrazione sintetica, ma a tratti dettagliata, della storia dell’Italia meridionale tra XI e XIII secolo, si sofferma in gran parte sugli eventi che accompagnarono la conquista normanna, pur se in una sua versione arriva fino allo scoppio della guerra dei Vespri (1282). A torto considerata una scarna epitome di Malaterra, costituisce uno snodo significativo nella codificazione della memoria che accompagnò l’affermazione e la legittimazione degli Altavilla e, poi, degli Svevi e degli Angioini. Con la sua attiva tradizione testuale, le sue riscritture, i suoi ampliamenti e il suo volgarizzamento in antico francese offre una compiuta, complessa rappresentazione delle diverse forme che la scrittura cronachistica può assumere nel corso dei secoli.File | Dimensione | Formato | |
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