I dialoghi di Platone sono testi speciali, che non somigliano a nessun altro testo filosofico, perché in essi non troviamo soltanto dottrine, ma troviamo, in atto, la pratica stessa della filosofia, nella quale il lettore è immediatamente, e necessariamente, coinvolto. Il coinvolgimento del lettore nella pratica filosofica è realizzato da Platone attraverso una scrittura drammatica che mette in scena menti a lavoro, umani impegnati a confrontarsi sulla natura di sé stessi e del mondo. Questo volume, costituito da cinque capitoli, è dedicato allo studio del genio letterario di Platone, alla sua grandezza di drammaturgo, ai modi attraverso i quali quella grandezza ha generato nella scrittura una filosofia in scena, in azione, in movimento, in grado di coinvolgere lettori di ogni età della storia. L’ultimo capitolo individua nella Poetica di Aristotele il primo documento di una lettura dei Dialoghi come opere drammatiche e mostra le implicazioni dell’ardita interpretazione di Aristotele, che considera mimetiche opere nelle quali si condanna la mimesis. Platone, infatti, come è noto, aveva a lungo polemizzato con le opere drammatiche, precisamente perché mimetiche. Il volume mostra allora come Aristotele, sottolineando della mimesis poetica quegli aspetti cognitivi positivi che possono essere analizzati proprio guardando ai Dialoghi, costruisca su di essi, e sull’intera questione poetica, un nuovo sguardo: i testi platonici appaiono come il primo laboratorio filosofico della storia dell’Occidente e la Poetica come il testo che insegna a muoversi in questo laboratorio.

Platone demiurgo del testo e del mondo. Sulla poetica dei dialoghi / Palumbo, Lidia. - 9:(2024), pp. 1-337.

Platone demiurgo del testo e del mondo. Sulla poetica dei dialoghi

lidia palumbo
2024

Abstract

I dialoghi di Platone sono testi speciali, che non somigliano a nessun altro testo filosofico, perché in essi non troviamo soltanto dottrine, ma troviamo, in atto, la pratica stessa della filosofia, nella quale il lettore è immediatamente, e necessariamente, coinvolto. Il coinvolgimento del lettore nella pratica filosofica è realizzato da Platone attraverso una scrittura drammatica che mette in scena menti a lavoro, umani impegnati a confrontarsi sulla natura di sé stessi e del mondo. Questo volume, costituito da cinque capitoli, è dedicato allo studio del genio letterario di Platone, alla sua grandezza di drammaturgo, ai modi attraverso i quali quella grandezza ha generato nella scrittura una filosofia in scena, in azione, in movimento, in grado di coinvolgere lettori di ogni età della storia. L’ultimo capitolo individua nella Poetica di Aristotele il primo documento di una lettura dei Dialoghi come opere drammatiche e mostra le implicazioni dell’ardita interpretazione di Aristotele, che considera mimetiche opere nelle quali si condanna la mimesis. Platone, infatti, come è noto, aveva a lungo polemizzato con le opere drammatiche, precisamente perché mimetiche. Il volume mostra allora come Aristotele, sottolineando della mimesis poetica quegli aspetti cognitivi positivi che possono essere analizzati proprio guardando ai Dialoghi, costruisca su di essi, e sull’intera questione poetica, un nuovo sguardo: i testi platonici appaiono come il primo laboratorio filosofico della storia dell’Occidente e la Poetica come il testo che insegna a muoversi in questo laboratorio.
2024
9791281068537
Platone demiurgo del testo e del mondo. Sulla poetica dei dialoghi / Palumbo, Lidia. - 9:(2024), pp. 1-337.
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