Nella relazione si sono esaminate le principali tematiche della responsabilità civile alla luce della più recente dottrina e giurisprudenza: dalla distinzione tra le responsabilità delittuale e contrattuale; alla nuova nozione di “responsabilità”; al superamento del dogma della colpa come fondamento unitario della responsabilità civile; ai vari criteri di collegamento che, in quanto statuti speciali di responsabilità, relegano l’art. 2043 c.c. ad un ruolo residuale e sussidiario. Così la nozione di “ingiustizia del danno” – quale clausola generale che, riferita al danno e non (più) alla condotta, consente di riparare, sulla base del dettato costituzionale e del principio di solidarietà, qualsiasi “interesse giuridicamente rilevante” – è ricostruita con riferimento agli itinerari dottrinali e giurisprudenziali che hanno progressivamente esteso l’area dei danni patrimoniali e non patrimoniali risarcibili. A questo sistema fa eccezione l’art. 2059 c.c. che, richiamando, attraverso la mediazione dell’art. 185 c.p., tipiche e tassative fattispecie di reato, dà evidente rilievo alla antigiuridicità della condotta.
PRINCIPIO DEL NEMINEM LAEDERE / PROCIDA MIRABELLI DI LAURO, Antonino. - (2025). (Intervento presentato al convegno IL DIRITTO CIVILE ITALO-EUROPEO TRA REGOLE E PRINCIPI in ricordo di Franco Anelli e Nicola Lipari. 18° Convegno Nazionale SISDiC (Società Italiana degli Studiosi del Diritto Civile) tenutosi a Sapienza Università di Roma - Facoltà di Giurisprudenza - Aula Falcone e Borsellino - Piazzale Aldo Moro 5 - ROMA nel 16 - 17 - 18 gennaio 2025).
PRINCIPIO DEL NEMINEM LAEDERE
PROCIDA MIRABELLI DI LAURO, ANTONINO
2025
Abstract
Nella relazione si sono esaminate le principali tematiche della responsabilità civile alla luce della più recente dottrina e giurisprudenza: dalla distinzione tra le responsabilità delittuale e contrattuale; alla nuova nozione di “responsabilità”; al superamento del dogma della colpa come fondamento unitario della responsabilità civile; ai vari criteri di collegamento che, in quanto statuti speciali di responsabilità, relegano l’art. 2043 c.c. ad un ruolo residuale e sussidiario. Così la nozione di “ingiustizia del danno” – quale clausola generale che, riferita al danno e non (più) alla condotta, consente di riparare, sulla base del dettato costituzionale e del principio di solidarietà, qualsiasi “interesse giuridicamente rilevante” – è ricostruita con riferimento agli itinerari dottrinali e giurisprudenziali che hanno progressivamente esteso l’area dei danni patrimoniali e non patrimoniali risarcibili. A questo sistema fa eccezione l’art. 2059 c.c. che, richiamando, attraverso la mediazione dell’art. 185 c.p., tipiche e tassative fattispecie di reato, dà evidente rilievo alla antigiuridicità della condotta.| File | Dimensione | Formato | |
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