Tra la fine del ‘700 e gli inizi del ‘900 letterati, storici, archeologi e folkloristi, assieme a viaggiatori ed esploratori, locali e stranieri, si dedicano alle rappresentazioni della popolazione ucraina in un’articolata etnografia che metteva in risalto la ricchezza del patrimonio culturale tradizionale, assai ricco ed esteriormente molto vistoso. A richiamare la loro attenzione è la coloritura accesa dei manufatti, degli abiti e dei copricapi, ma pure dei monili, dei tessuti e delle icone, attraverso questi oggetti la popolazione ucraina esprimeva una significativa parte la propria riconoscibilità identitaria. I primi ricercatori, antropologi principianti, tendono a valorizzare il reperto etnografico in base alle sue caratteristiche estetiche, che vengono viste come elemento di eccellenza per le culture delle aree visitate. Sul piano delle metodologie e delle tecniche di rilevazione la vivace raffigurazione di questo popolo e dei suoi manufatti è affidata inizialmente al pennello in dipinti di grande impatto, per poi passare alla macchina fotografica. Con la giustapposizione di fonti visive diverse attraverso album, mostre ed esposizioni si determina un’immersione tridimensionale nella complessa realtà del Paese. Nel libro sono state selezionate 181 immagini a colori e in bianco e nero al fine di ricostruire il progressivo affermarsi di un’Ucraina “lucente e policroma” negli occhi meravigliati di quanti la vollero rappresentare negli anni a cavallo di due secoli.
Lucente policroma Ucraina. Fonti visive e ricerca etnografica. Fine Settecento - inizi Novecento / Mykhaylyak, Tamara. - 1:(2022), pp. 1-178.
Lucente policroma Ucraina. Fonti visive e ricerca etnografica. Fine Settecento - inizi Novecento
Tamara Mykhaylyak
2022
Abstract
Tra la fine del ‘700 e gli inizi del ‘900 letterati, storici, archeologi e folkloristi, assieme a viaggiatori ed esploratori, locali e stranieri, si dedicano alle rappresentazioni della popolazione ucraina in un’articolata etnografia che metteva in risalto la ricchezza del patrimonio culturale tradizionale, assai ricco ed esteriormente molto vistoso. A richiamare la loro attenzione è la coloritura accesa dei manufatti, degli abiti e dei copricapi, ma pure dei monili, dei tessuti e delle icone, attraverso questi oggetti la popolazione ucraina esprimeva una significativa parte la propria riconoscibilità identitaria. I primi ricercatori, antropologi principianti, tendono a valorizzare il reperto etnografico in base alle sue caratteristiche estetiche, che vengono viste come elemento di eccellenza per le culture delle aree visitate. Sul piano delle metodologie e delle tecniche di rilevazione la vivace raffigurazione di questo popolo e dei suoi manufatti è affidata inizialmente al pennello in dipinti di grande impatto, per poi passare alla macchina fotografica. Con la giustapposizione di fonti visive diverse attraverso album, mostre ed esposizioni si determina un’immersione tridimensionale nella complessa realtà del Paese. Nel libro sono state selezionate 181 immagini a colori e in bianco e nero al fine di ricostruire il progressivo affermarsi di un’Ucraina “lucente e policroma” negli occhi meravigliati di quanti la vollero rappresentare negli anni a cavallo di due secoli.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
2022_Lucente policroma Ucraina br.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Non specificato
Dimensione
7.77 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.77 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


