L’esaurimento progressivo delle risorse naturali e materiali ha riacceso l’attenzione sul tema della gestione collettiva dei beni, quale possibile risposta alla crisi dei modelli tradizionali di proprietà e amministrazione. Nel presente intervento si affronta la questione della gestione collettiva dei beni, analizzando congiuntamente la disciplina degli usi civici e dei domini collettivi, come prevista dalla legge n. 168/2017, e le pratiche di gestione condivisa dei beni comuni emergenti. Tali due ambiti trovano un comune fondamento nella medesima cornice teorica: la rilettura della disciplina proprietaria alla luce dei principi costituzionali, in particolare del principio della funzione sociale di cui all’art. 42.2 della Costituzione. L’intervento si è soffermato in particolare sulle esperienze di autogoverno collettivo sviluppatesi nel Comune di Napoli, ove alcune comunità cittadine hanno attivato forme di gestione partecipata di beni pubblici precedentemente abbandonati, attraverso lo strumento dell’uso civico urbano. Tali beni, restituiti alla fruizione pubblica, sono stati trasformati in spazi culturali aperti e accessibili a tutti i cittadini. Si tratta di esperienze emblematiche di rigenerazione urbana partecipata, fondate su un modello di gestione collettiva e culturale delle risorse, in cui si attua un processo di recupero, trasformazione e innovazione dei beni comuni urbani, con il coinvolgimento diretto delle comunità residenti nei territori interessati.

Esigenze collettive, funzione dei beni e arte pubblica: per una rigenerazione urbana partecipata / Cesarano, Fabrizia. - (2025). (Intervento presentato al convegno Arte pubbica, rigenerazione urbana e diritto alla bellezza tenutosi a Accademia di Belle Arti "Mario Sironi", Auditorium Ex-Ma.Ter, Sassari nel 13 marzo 2025).

Esigenze collettive, funzione dei beni e arte pubblica: per una rigenerazione urbana partecipata

Fabrizia Cesarano
2025

Abstract

L’esaurimento progressivo delle risorse naturali e materiali ha riacceso l’attenzione sul tema della gestione collettiva dei beni, quale possibile risposta alla crisi dei modelli tradizionali di proprietà e amministrazione. Nel presente intervento si affronta la questione della gestione collettiva dei beni, analizzando congiuntamente la disciplina degli usi civici e dei domini collettivi, come prevista dalla legge n. 168/2017, e le pratiche di gestione condivisa dei beni comuni emergenti. Tali due ambiti trovano un comune fondamento nella medesima cornice teorica: la rilettura della disciplina proprietaria alla luce dei principi costituzionali, in particolare del principio della funzione sociale di cui all’art. 42.2 della Costituzione. L’intervento si è soffermato in particolare sulle esperienze di autogoverno collettivo sviluppatesi nel Comune di Napoli, ove alcune comunità cittadine hanno attivato forme di gestione partecipata di beni pubblici precedentemente abbandonati, attraverso lo strumento dell’uso civico urbano. Tali beni, restituiti alla fruizione pubblica, sono stati trasformati in spazi culturali aperti e accessibili a tutti i cittadini. Si tratta di esperienze emblematiche di rigenerazione urbana partecipata, fondate su un modello di gestione collettiva e culturale delle risorse, in cui si attua un processo di recupero, trasformazione e innovazione dei beni comuni urbani, con il coinvolgimento diretto delle comunità residenti nei territori interessati.
2025
Esigenze collettive, funzione dei beni e arte pubblica: per una rigenerazione urbana partecipata / Cesarano, Fabrizia. - (2025). (Intervento presentato al convegno Arte pubbica, rigenerazione urbana e diritto alla bellezza tenutosi a Accademia di Belle Arti "Mario Sironi", Auditorium Ex-Ma.Ter, Sassari nel 13 marzo 2025).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/999078
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