Uno studio delle Nazioni Unite del 2018, The Weight of Cities: Resource Requirements of Future Urbanization, ha stabilito che dal 2007 più della metà della popolazione mondiale vive nelle città, prevedendo che tale quota raggiungerà il 60% entro il 2030 (ossia cinque miliardi di persone). Il “fatto urbano” rimane dunque centrale per l’esistenza umana, anche per le conseguenze di questa rapida urbanizzazione. Le Nazioni Unite, infatti, prefigurano nuovi e preoccupanti scenari: peggioramento dell’inquinamento, incremento delle baraccopoli, inadeguatezza di servizi e infrastrutture, aumento della fame e nuove vulnerabilità. Su tale sfondo si può iscrivere una delle principali riflessioni sulla città contemporanea: la compresenza, al suo interno, di una “città dell’immagine” e di una “città degli esclusi”. La prima intercetta lo spazio plasmato da immaginari globali, dalle risorse tecnologiche, dagli scambi e dal capitale finanziario. È la città smart, dei flussi e dei network, tendente ad un’omologazione planetaria, in cui il global ed il local sono in continua interconnessione. Il secondo modello di città coglie invece volti, biografie e pratiche di emarginazione e vulnerabilità; soggetti espulsi dal centro e che spesso si collocano ai margini delle periferie, in insediamenti informali e precari. Questo volume esplora la città contemporanea attraverso alcune delle sue principali rappresentazioni iconiche e narrative, indagando le diverse forme di marginalità urbana ed i confini – fisici e simbolici – che definiscono l’esclusione e la marginalizzazione.

Immagini/Margini. Narrazioni Contemporanee della Città tra Formale e Informale / Scamardella, Francesca. - Unico:(2024), pp. 1-228.

Immagini/Margini. Narrazioni Contemporanee della Città tra Formale e Informale

Francesca Scamardella
2024

Abstract

Uno studio delle Nazioni Unite del 2018, The Weight of Cities: Resource Requirements of Future Urbanization, ha stabilito che dal 2007 più della metà della popolazione mondiale vive nelle città, prevedendo che tale quota raggiungerà il 60% entro il 2030 (ossia cinque miliardi di persone). Il “fatto urbano” rimane dunque centrale per l’esistenza umana, anche per le conseguenze di questa rapida urbanizzazione. Le Nazioni Unite, infatti, prefigurano nuovi e preoccupanti scenari: peggioramento dell’inquinamento, incremento delle baraccopoli, inadeguatezza di servizi e infrastrutture, aumento della fame e nuove vulnerabilità. Su tale sfondo si può iscrivere una delle principali riflessioni sulla città contemporanea: la compresenza, al suo interno, di una “città dell’immagine” e di una “città degli esclusi”. La prima intercetta lo spazio plasmato da immaginari globali, dalle risorse tecnologiche, dagli scambi e dal capitale finanziario. È la città smart, dei flussi e dei network, tendente ad un’omologazione planetaria, in cui il global ed il local sono in continua interconnessione. Il secondo modello di città coglie invece volti, biografie e pratiche di emarginazione e vulnerabilità; soggetti espulsi dal centro e che spesso si collocano ai margini delle periferie, in insediamenti informali e precari. Questo volume esplora la città contemporanea attraverso alcune delle sue principali rappresentazioni iconiche e narrative, indagando le diverse forme di marginalità urbana ed i confini – fisici e simbolici – che definiscono l’esclusione e la marginalizzazione.
2024
979-12-235-0207-5
Immagini/Margini. Narrazioni Contemporanee della Città tra Formale e Informale / Scamardella, Francesca. - Unico:(2024), pp. 1-228.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/999411
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