In questo lavoro si esamina il passo nel quale Ulpiano formulò la ratio del rinvio apud eundem iudicem in caso petitio in servitutem da parte di due presunti domini di un servo comune, ossia il 'timor ne varie iudicetur' (espressione tutt'oggi richiamata proprio in tali termini sia dalla dottrina che dalla giurisprudenza), Si è tentato altresì di restringere i confini cronologi entro i quali collocare il senatoconsulto che stabiliì, secondo quel che riferisce Ulpiano, tale tipo di rimedio processuale e, infine, si è cercato di individuare quale possa essere stato il modo con il quale il pretore riuscì a renderlo concretamente operante.
.<<... Ad eundem iudicem mittendi erunt>>: il rimedio all'eventualità di giudicati contrastanti nei processi di libertà del servo comune / Capone, Piera. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 479-500.
.<<... Ad eundem iudicem mittendi erunt>>: il rimedio all'eventualità di giudicati contrastanti nei processi di libertà del servo comune.
CAPONE, PIERA
2007
Abstract
In questo lavoro si esamina il passo nel quale Ulpiano formulò la ratio del rinvio apud eundem iudicem in caso petitio in servitutem da parte di due presunti domini di un servo comune, ossia il 'timor ne varie iudicetur' (espressione tutt'oggi richiamata proprio in tali termini sia dalla dottrina che dalla giurisprudenza), Si è tentato altresì di restringere i confini cronologi entro i quali collocare il senatoconsulto che stabiliì, secondo quel che riferisce Ulpiano, tale tipo di rimedio processuale e, infine, si è cercato di individuare quale possa essere stato il modo con il quale il pretore riuscì a renderlo concretamente operante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.