Il processo di determinazione di valore in ambito aziendale richiede che vengano esplicitati a monte due elementi fondamentali che permettono di impostare razionalmente l’analisi e di superare il naturale livello di astrazione connesso con la valutazione generale: l’oggetto e lo scopo. L’oggetto consiste nell’impresa familiare, istituto articolato nella struttura e con peculiarità specifiche, non sempre riconducibili nell’alveo degli studi economici e solo parzialmente, quindi, indagabile con gli strumenti propri dell’economista aziendale. I contributi precedenti hanno messo in luce questo aspetto evidenziando caratteri che non sono comuni ad altri modelli di impresa. Gli scopi della valutazione possono essere diversi, ma in linea di principio ri-conducibili a due tipologie ben definite nei loro caratteri: l’ipotesi generica della cessione, complessiva o parziale, relativa a momenti peculiari nella vita dell’azienda in cui è necessario risolvere una problematica occasionale e ben definita; l’ipotesi delle determina-zioni valutative a supporto dell’analisi strategica, più generalmente volte a monitorare l’effettivo conseguimento degli obiettivi di gestione ed a facilitarne l’effettivo raggiungimento attraverso un adeguato allineamento di comportamenti ed un armonico impiego delle risorse disponibili. Con questo quadro di riferimento lo scritto in oggetto vuole offrire un contributo all’impostazione della problematica del valore generale del family business, soffermandosi in particolare sul secondo scopo indicato. Si ritiene che la tematica trattata abbia, rispetto ai diversi possibili modelli aziendali, un rilievo suo proprio per le imprese familiari, soprattutto lì dove il familismo esercita un’influenza dominante (dimensioni limitate, proprietà chiusa riconducibile ad un unico nucleo familiare, prima o seconda generazione) per i rischi connessi con l’assenza di un percorso strategico chiaro e condiviso, la possibile ritrosia ad assumere decisioni rilevanti sulla base di un forte orientamento al valore, la costante prevalenza di esigenze familiari rispetto alle necessità proprie dell’economicità dell’impresa. A questo non di rado si aggiunge una conoscenza solo parziale degli strumenti manageriali indispensabili ad affrontare la complessità della gestione in ambiti competitivi sempre più impegnativi, per i quali l’intuito imprenditoriale non può più costituire l’unica risorsa a disposizione.
Valore del Family Business e valutazione strategica / Vigano', Riccardo. - STAMPA. - (2006), pp. 357-380.
Valore del Family Business e valutazione strategica
VIGANO', RICCARDO
2006
Abstract
Il processo di determinazione di valore in ambito aziendale richiede che vengano esplicitati a monte due elementi fondamentali che permettono di impostare razionalmente l’analisi e di superare il naturale livello di astrazione connesso con la valutazione generale: l’oggetto e lo scopo. L’oggetto consiste nell’impresa familiare, istituto articolato nella struttura e con peculiarità specifiche, non sempre riconducibili nell’alveo degli studi economici e solo parzialmente, quindi, indagabile con gli strumenti propri dell’economista aziendale. I contributi precedenti hanno messo in luce questo aspetto evidenziando caratteri che non sono comuni ad altri modelli di impresa. Gli scopi della valutazione possono essere diversi, ma in linea di principio ri-conducibili a due tipologie ben definite nei loro caratteri: l’ipotesi generica della cessione, complessiva o parziale, relativa a momenti peculiari nella vita dell’azienda in cui è necessario risolvere una problematica occasionale e ben definita; l’ipotesi delle determina-zioni valutative a supporto dell’analisi strategica, più generalmente volte a monitorare l’effettivo conseguimento degli obiettivi di gestione ed a facilitarne l’effettivo raggiungimento attraverso un adeguato allineamento di comportamenti ed un armonico impiego delle risorse disponibili. Con questo quadro di riferimento lo scritto in oggetto vuole offrire un contributo all’impostazione della problematica del valore generale del family business, soffermandosi in particolare sul secondo scopo indicato. Si ritiene che la tematica trattata abbia, rispetto ai diversi possibili modelli aziendali, un rilievo suo proprio per le imprese familiari, soprattutto lì dove il familismo esercita un’influenza dominante (dimensioni limitate, proprietà chiusa riconducibile ad un unico nucleo familiare, prima o seconda generazione) per i rischi connessi con l’assenza di un percorso strategico chiaro e condiviso, la possibile ritrosia ad assumere decisioni rilevanti sulla base di un forte orientamento al valore, la costante prevalenza di esigenze familiari rispetto alle necessità proprie dell’economicità dell’impresa. A questo non di rado si aggiunge una conoscenza solo parziale degli strumenti manageriali indispensabili ad affrontare la complessità della gestione in ambiti competitivi sempre più impegnativi, per i quali l’intuito imprenditoriale non può più costituire l’unica risorsa a disposizione.File | Dimensione | Formato | |
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