Il contributo affronta lo studio di due nuclei di terrecotte architettoniche, inedite, provenienti dall’Acropoli di Elea-Velia. L’analisi dei materiali è stata condotta partendo, innanzitutto, dal problema dei contesti di provenienza delle terrecotte architettoniche eleati, che, per quanto riguarda l’area dell’Acropoli, risultano sempre in giacitura secondaria, senza la possibilità di ricondurre gli esemplari a specifiche strutture o edifici. I frammenti, infatti, sono stati recuperati nei livelli di una imponente colmata con cui viene obliterato l’abitato della prima generazione a partire dal 480 a.C., per la realizzazione del grande santuario urbano dell’Acropoli. Gli esemplari si riferiscono, per la maggior parte, al sistema di copertura elaborato negli ateliers cumano-pithecusani, nel corso della seconda metà del VI sec. a.C., caratterizzato dalle antefisse policrome a nimbo con palmetta (dritta e pendula) o testa femminile. Tutti gli elementi della copertura appaiono, all’esame macroscopico, riferibili a prodotti importati dalle officine cumano-pithecusane, un aspetto molto significativo che connota i primi anni di vita della fondazione focea. Un altro dato interessante emerso da questa analisi riguarda l’utilizzo, negli stessi anni, di un sistema di copertura differente, cui sono riferibili frammenti di tegole e di coppi pentagonali non decorati, rinvenuti negli stessi scarichi di terrecotte architettoniche dell’Acropoli.

Terrecotte architettoniche del sistema campano da contesti di scavo dell'acropoli di Elea / Cicala, Luigi. - STAMPA. - (2006), pp. 362-377. (Intervento presentato al convegno Deliciae Ficitiles III, Architectural Terracottas in Ancient Italy: New Discoveries and Interpretations, Proceedings of the international conference held at the American Academy in Rome tenutosi a Rome nel November 7-8, 2002).

Terrecotte architettoniche del sistema campano da contesti di scavo dell'acropoli di Elea

CICALA, LUIGI
2006

Abstract

Il contributo affronta lo studio di due nuclei di terrecotte architettoniche, inedite, provenienti dall’Acropoli di Elea-Velia. L’analisi dei materiali è stata condotta partendo, innanzitutto, dal problema dei contesti di provenienza delle terrecotte architettoniche eleati, che, per quanto riguarda l’area dell’Acropoli, risultano sempre in giacitura secondaria, senza la possibilità di ricondurre gli esemplari a specifiche strutture o edifici. I frammenti, infatti, sono stati recuperati nei livelli di una imponente colmata con cui viene obliterato l’abitato della prima generazione a partire dal 480 a.C., per la realizzazione del grande santuario urbano dell’Acropoli. Gli esemplari si riferiscono, per la maggior parte, al sistema di copertura elaborato negli ateliers cumano-pithecusani, nel corso della seconda metà del VI sec. a.C., caratterizzato dalle antefisse policrome a nimbo con palmetta (dritta e pendula) o testa femminile. Tutti gli elementi della copertura appaiono, all’esame macroscopico, riferibili a prodotti importati dalle officine cumano-pithecusane, un aspetto molto significativo che connota i primi anni di vita della fondazione focea. Un altro dato interessante emerso da questa analisi riguarda l’utilizzo, negli stessi anni, di un sistema di copertura differente, cui sono riferibili frammenti di tegole e di coppi pentagonali non decorati, rinvenuti negli stessi scarichi di terrecotte architettoniche dell’Acropoli.
2006
9781842172087
Terrecotte architettoniche del sistema campano da contesti di scavo dell'acropoli di Elea / Cicala, Luigi. - STAMPA. - (2006), pp. 362-377. (Intervento presentato al convegno Deliciae Ficitiles III, Architectural Terracottas in Ancient Italy: New Discoveries and Interpretations, Proceedings of the international conference held at the American Academy in Rome tenutosi a Rome nel November 7-8, 2002).
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