Il rischio di Inquinamento da nitrati di origine agricola nella Piana del F. Volturno: il test site di Acerra.

L’area di studio, comprende Acerra ed i comuni limitrofi di Casalnuovo e Pomigliano d’Arco. Tutti e tre questi comuni vengono indicati come vulnerabili da nitrati nella Delibera di Giunta Regionale n. 700 del 18 febbraio 2003 (Individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola ai sensi dell’art. 19 e dell’Allegato VII del D.Lgs. 152/99 e s.m.i.). Inoltre nell’ambito del Piano Regionale di Bonifica delle Aree Inquinate, redatto dalla Regione Campania nel 2005, il territorio del Comune di Acerra ricade tra le 12 aree che sono state individuate. Per l’areale sopra delineato è stata applicata una metodologia, di recente portata all’attenzione della comunità scientifica (Padovani & Trevisan, 2002), finalizzata alla valutazione del rischio di inquinamento da nitrati di origine agricola. Tale metodica prevede la realizzazione di più carte tematiche (es.: C. della vulnerabilità all’inquinamento degli acquiferi, C. dell’indice IPNOA etc.) che vengono fatte tra loro interagire in ambiente GIS secondo uno specifico algoritmo fino all’ottenimento della Carta finale del rischio. La carta del rischio potenziale di contaminazione da nitrati di origine agricola elaborata sulla base del metodo IPNOA mostra una buona correlazione spaziale con il contenuto in nitrati della falda principale. Ciò suggerisce che in questo settore l’origine dei nitrati è prevalentemente di origine agricola. In futuro, il lavoro svolto in ambiente GIS può consentire, anche attraverso studi di statistica spaziale fra aree contaminate e aree potenzialmente a rischio, di identificare quegli “indicatori” di contaminazione da nitrati di origine agricola della falda realmente significativi e quindi di implementare le metodologie di valutazione del rischio di inquinamento da nitrati.