Il contributo propone la rilettura di uno dei rinvenimenti più significativi delle indagini di C. P. Sestieri, negli anni Cinquanta del Novecento, nel complesso della cd. Agorà di Velia. L’edificio, contraddistinto da una serie di tre terrazzamenti, è attraversato da un grande canale che convoglia verso la città bassa le acque di una fonte. In una delle vasche di decantazione del canale, Sestieri recupera un nucleo di bronzetti, che vengono attribuiti ad un balteo e ricomposti in una scena di combattimento tra romani e barbari, con la figura centrale a cavallo, secondo schemi ben noti. Il lavoro di studio, oltre a puntualizzare l'organizzazione del complesso monumentale, soprattutto in rapporto a strutture preesistenti, partendo da una serie di dati d’archivio, ha rilevato che il rinvenimento del Sestieri non riguardava soltanto i bronzetti, ma anche due tesoretti di monete, di circa trecento esemplari ciascuno, ed altri oggetti in bronzo. Si è ipotizzato, in questo modo, sulla base di una serie di considerazioni, che il contesto si riferisse, nella sua interezza, ad una forma di tesaurizzazione, non facilmente collocabile sul piano cronologico. Fenomeni di questo tipo sono attestati a Velia, per la prima età imperiale, anche nella città bassa.
I rinvenimenti degli scavi Sestieri nella cd. Agorà: forme di tesaurizzazione a Velia in età imperiale / Cicala, Luigi. - STAMPA. - (2003), pp. 217-236. (Intervento presentato al convegno Elea-Velia. Le nuove ricerche tenutosi a Napoli, Università degli Studi di Napoli Federico II nel 14 dicembre 2001).
I rinvenimenti degli scavi Sestieri nella cd. Agorà: forme di tesaurizzazione a Velia in età imperiale
CICALA, LUIGI
2003
Abstract
Il contributo propone la rilettura di uno dei rinvenimenti più significativi delle indagini di C. P. Sestieri, negli anni Cinquanta del Novecento, nel complesso della cd. Agorà di Velia. L’edificio, contraddistinto da una serie di tre terrazzamenti, è attraversato da un grande canale che convoglia verso la città bassa le acque di una fonte. In una delle vasche di decantazione del canale, Sestieri recupera un nucleo di bronzetti, che vengono attribuiti ad un balteo e ricomposti in una scena di combattimento tra romani e barbari, con la figura centrale a cavallo, secondo schemi ben noti. Il lavoro di studio, oltre a puntualizzare l'organizzazione del complesso monumentale, soprattutto in rapporto a strutture preesistenti, partendo da una serie di dati d’archivio, ha rilevato che il rinvenimento del Sestieri non riguardava soltanto i bronzetti, ma anche due tesoretti di monete, di circa trecento esemplari ciascuno, ed altri oggetti in bronzo. Si è ipotizzato, in questo modo, sulla base di una serie di considerazioni, che il contesto si riferisse, nella sua interezza, ad una forma di tesaurizzazione, non facilmente collocabile sul piano cronologico. Fenomeni di questo tipo sono attestati a Velia, per la prima età imperiale, anche nella città bassa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.