In questo capitolo, che è il quinto e ultimo del volume, sono proposte alcune istantanee, flash capaci di sintetizzare la situazione conservandone il più possibile la complessità. Il percorso seguito è di mettere prima in risalto similitudini e differenze tra le province italiane per quanto concerne le caratteristiche socio-demografiche ed economico-occupazionali degli attori della regolarizzazione del 2002, poi di evidenziare le specificità per nazionalità dei lavoratori che hanno fatto richiesta di sanatoria nelle aree del Mezzogiorno. In altri termini, sono stati utilizzati i dati sulle caratteristiche delle regolarizzazioni distintamente per provincia di richiesta per fare emergere gli elementi in comune e quelli che distinguono le diverse aree del paese. In tal modo è risultato possibile capire quanto le regolarizzazioni del 2002 abbiano disegnato una geografia specifica dell’Italia. In particolare, ci si è chiesti se davvero emerga un modello mediterraneo delle migrazioni che distingua le province del Sud da quelle del resto del territorio nazionale. Nei diversi contesti locali del Mezzogiorno è stata constatata, in base alle domande presentate, una varietà di condizioni di irregolarità nell’inserimento lavorativo degli immigrati. Infine, si è cercato di valutare quanto il peso della componente regolarizzata dell’occupazione extracomunitaria risulti in qualche modo connessa a specifiche caratteristiche dei mercati del lavoro e dei sistemi produttivi locali. Per affrontare tali tematiche è risultato necessario fare ricorso a strumenti e tecniche specifiche. Le rappresentazioni cartografiche hanno permesso, infatti, di avere una visione d’insieme, conservando nello stesso tempo il dettaglio territoriale. L’analisi fattoriale e la cluster analysis hanno consentito rispettivamente di sintetizzare le informazioni (da un numero elevato di indicatori elementari a pochi assi fattoriali) e di individuare raggruppamenti omogenei (a seconda dei casi, di province o di cittadinanze). Infine, la regressione lineare multipla ha permesso di individuare legami significativi tra una variabile dipendente e una serie di variabili esplicative.
Alcuni modelli di sintesi della regolarizzazione tra territori e collettività / Bernasconi, M.; Cangiano, A.; Conti, C.; Strozza, Salvatore. - STAMPA. - (2006), pp. 137-190.
Alcuni modelli di sintesi della regolarizzazione tra territori e collettività
STROZZA, SALVATORE
2006
Abstract
In questo capitolo, che è il quinto e ultimo del volume, sono proposte alcune istantanee, flash capaci di sintetizzare la situazione conservandone il più possibile la complessità. Il percorso seguito è di mettere prima in risalto similitudini e differenze tra le province italiane per quanto concerne le caratteristiche socio-demografiche ed economico-occupazionali degli attori della regolarizzazione del 2002, poi di evidenziare le specificità per nazionalità dei lavoratori che hanno fatto richiesta di sanatoria nelle aree del Mezzogiorno. In altri termini, sono stati utilizzati i dati sulle caratteristiche delle regolarizzazioni distintamente per provincia di richiesta per fare emergere gli elementi in comune e quelli che distinguono le diverse aree del paese. In tal modo è risultato possibile capire quanto le regolarizzazioni del 2002 abbiano disegnato una geografia specifica dell’Italia. In particolare, ci si è chiesti se davvero emerga un modello mediterraneo delle migrazioni che distingua le province del Sud da quelle del resto del territorio nazionale. Nei diversi contesti locali del Mezzogiorno è stata constatata, in base alle domande presentate, una varietà di condizioni di irregolarità nell’inserimento lavorativo degli immigrati. Infine, si è cercato di valutare quanto il peso della componente regolarizzata dell’occupazione extracomunitaria risulti in qualche modo connessa a specifiche caratteristiche dei mercati del lavoro e dei sistemi produttivi locali. Per affrontare tali tematiche è risultato necessario fare ricorso a strumenti e tecniche specifiche. Le rappresentazioni cartografiche hanno permesso, infatti, di avere una visione d’insieme, conservando nello stesso tempo il dettaglio territoriale. L’analisi fattoriale e la cluster analysis hanno consentito rispettivamente di sintetizzare le informazioni (da un numero elevato di indicatori elementari a pochi assi fattoriali) e di individuare raggruppamenti omogenei (a seconda dei casi, di province o di cittadinanze). Infine, la regressione lineare multipla ha permesso di individuare legami significativi tra una variabile dipendente e una serie di variabili esplicative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.