Non esiste buona o cattiva architettura, ma solo architettura o edilizia corrente: l'esistente presenta più o meno consolidate valenze artistiche o culturali o si riduce al mero e concreto valore economico e commerciale immobiliare.Ma che cosa distingue l'architettura dal semplice patrimonio edilizio diffuso? Probabilmente la complessità degli spazi e la loro capacità di avvincere ed emozionare il fruitore. L'intervento di recupero e riuso si articola naturalmente nei due casi con diverse modalità. Opere come l'Asilo Sant'Elia a Como di Terragni o il Padiglione di Barcellona di Mies dimostrano in ogni caso che il progettista di interni non può essere un semplice "arredatore" o "decoratore", ma deve al contrario, avere la conoscenza e la padronanza consapevole di tutti gli strumenti del progetto.
Pindaro e la ricerca paziente.Riti e miti nel recupero dell'esistente / Ciarcia, SAVERIO MAURO VALERIO. - STAMPA. - (2007), pp. 385-387.
Pindaro e la ricerca paziente.Riti e miti nel recupero dell'esistente
CIARCIA, SAVERIO MAURO VALERIO
2007
Abstract
Non esiste buona o cattiva architettura, ma solo architettura o edilizia corrente: l'esistente presenta più o meno consolidate valenze artistiche o culturali o si riduce al mero e concreto valore economico e commerciale immobiliare.Ma che cosa distingue l'architettura dal semplice patrimonio edilizio diffuso? Probabilmente la complessità degli spazi e la loro capacità di avvincere ed emozionare il fruitore. L'intervento di recupero e riuso si articola naturalmente nei due casi con diverse modalità. Opere come l'Asilo Sant'Elia a Como di Terragni o il Padiglione di Barcellona di Mies dimostrano in ogni caso che il progettista di interni non può essere un semplice "arredatore" o "decoratore", ma deve al contrario, avere la conoscenza e la padronanza consapevole di tutti gli strumenti del progetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.