Nella consapevolezza che oggi sia assolutamente necessario tornare a cogliere le grandi opportunità connesse ai progetti complessi dell’ingegneria, a partire dalla qualificazione morfologica del territorio, si è individuato un filone di studi in cui il recupero delle infrastrutture di trasporto collettivo si intreccia fortemente con il progetto di riqualificazione del territorio attraversato. Individuato nel territorio del Vallo di Diano un sistema complesso di infrastrutture lineari (la ferrovia, la strada statale, il fiume Tanagro e l’autostrada Napoli-Reggio Calabria), strettamente correlate con una serie di nodi di scambio, si è ipotizzata la creazione di un possibile parco lineare lungo il tracciato ferroviario, inteso come luogo complesso in cui emergenze e normalità del territorio, artifici e natura, possano integrarsi e valorizzarsi reciprocamente. La prospettiva della ricerca è stata, dunque, quella di un intervento che potremmo definire di manutenzione programmata, in grado di tenere insieme la scala architettonica e la dimensione territoriale, gli interventi fisici e le iniziative immateriali. Superata la logica dell’intervento straordinario e riparatore, il nuovo parco lineare e il fascio infrastrutturale che lo innerva dovrebbero porsi come elementi qualificante in termini funzionali e figurativi diventando essi stessi nuovi attrattori.

Il recupero delle ferrovie dismesse nel Parco del Cilento e Vallo di Diano: strumenti e metodi d’intervento per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale ed artistico delle aree protette, in rapporto al sistema generale delle infrastrutture di collegamento / Mainini, GIANCARLO LUIGI. - (2004).

Il recupero delle ferrovie dismesse nel Parco del Cilento e Vallo di Diano: strumenti e metodi d’intervento per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale ed artistico delle aree protette, in rapporto al sistema generale delle infrastrutture di collegamento

MAININI, GIANCARLO LUIGI
2004

Abstract

Nella consapevolezza che oggi sia assolutamente necessario tornare a cogliere le grandi opportunità connesse ai progetti complessi dell’ingegneria, a partire dalla qualificazione morfologica del territorio, si è individuato un filone di studi in cui il recupero delle infrastrutture di trasporto collettivo si intreccia fortemente con il progetto di riqualificazione del territorio attraversato. Individuato nel territorio del Vallo di Diano un sistema complesso di infrastrutture lineari (la ferrovia, la strada statale, il fiume Tanagro e l’autostrada Napoli-Reggio Calabria), strettamente correlate con una serie di nodi di scambio, si è ipotizzata la creazione di un possibile parco lineare lungo il tracciato ferroviario, inteso come luogo complesso in cui emergenze e normalità del territorio, artifici e natura, possano integrarsi e valorizzarsi reciprocamente. La prospettiva della ricerca è stata, dunque, quella di un intervento che potremmo definire di manutenzione programmata, in grado di tenere insieme la scala architettonica e la dimensione territoriale, gli interventi fisici e le iniziative immateriali. Superata la logica dell’intervento straordinario e riparatore, il nuovo parco lineare e il fascio infrastrutturale che lo innerva dovrebbero porsi come elementi qualificante in termini funzionali e figurativi diventando essi stessi nuovi attrattori.
2004
Il recupero delle ferrovie dismesse nel Parco del Cilento e Vallo di Diano: strumenti e metodi d’intervento per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale ed artistico delle aree protette, in rapporto al sistema generale delle infrastrutture di collegamento / Mainini, GIANCARLO LUIGI. - (2004).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/309238
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