Le cause di degrado del territorio in Campania sono prevalentemente legate alle attività antropiche. Ambedue determinano sottrazione di suolo, danneggiamento e inquinamento, in particolare come conseguenza di uso improprio e di attività non conservative o illecite, quali le attività di cava e lo smaltimento incontrollato dei rifiuti. In accordo con le attuali normative vigenti nell'UE - pur se differenziate a livello locale- le situazioni di degrado e contaminazione vanno risanate tramite recupero ambientale, riqualificazione e ripristino della funzionalità dei suoli, riutilizzazione agronomica dei siti. Tali obiettivi possono essere raggiunti applicando degli opportuni interventi di pedotecnica finalizzati al recupero della funzionalità dei suoli, alla loro ricostituzione ed alla loro riutilizzazione agronomica. Scopo principale della ricerca è la valutazione della possibilità e convenienza di impiego di miscele di materiali zeolitici naturali e di matrici organiche di risulta come substrati organo- minerali per la ricostruzione dei suoli nei siti contaminati e nelle aree degradate e dismesse dalle attività industriali e di cava della Campania. La ricerca verrà svolta in collaborazione con l'Unità di Ricerca del CRA-Istituto Sperimentale Agronomico (CRA-ISA) di Bari. La sperimentazione verrà condotta su idonei modelli in ambiente confinato al fine di ottenere nei limiti del periodo della ricerca risultati concreti e probatori per l'interpretazione dei fenomeni osservati. La ricerca verrà articolata su differenti linee di indagine, in funzione delle peculiari competenze delle singole Unità di Ricerca: - caratterizzazione e campionamento di suoli rappresentativi delle aree degradate e contaminate della Campania; tali suoli costituiranno i pedotipi di riferimento per la realizzazione delle opportune matrici organico-zeolitiche da utilizzare come 'proto-orizzonti' per la ricostruzione dei suoli nelle aree interessate; - allestimento e condizionamento di modelli di aggregati organo-minerali in ambiente confinato ottenuti per interazione tra matrici organiche, materiali zeolitizzati e campioni dei suoli selezionati in differenti rapporti; la componente organica dei modelli sarà costituita da matrici di riciclo ammissibili a norma di legge come ammendanti; come materiali zeolitizzati verranno utilizzati tufi zeolitizzati a prevalente contenuto di phillipsite, cabasite e clinoptilolite. - caratterizzazione delle proprietà chimiche, chimico-fisiche, strutturali, morfologiche e mineralogiche dei modelli, con particolare riferimento a: a) indici di evoluzione della sostanza organica, b) studio delle interazioni con cationi fisio-nutrizionali e tossici sia in condizione di equilibrio che in condizioni dinamiche, c) modellazione dei dati ottenuti. - I risultati previsti forniranno informazioni su fattori e processi che condizionano l'evoluzione dei sistemi organico-zeolitici e la dinamica degli elementi fisionutrizionali e tossici, consentendo di definire ed affinare la formulazione ed il dosaggio di matrici idonee alla preparazione di proto-orizzonti per la ricostruzione di suoli artificiali e per la bonifica di suoli contaminati. Il progetto di ricerca proposto mostra numerosi caratteri d'originalità e di ritorno scientifico ed economico, con particolare riferimento alla elaborazione ed affinamento di adeguati indicatori di qualità del suolo, all'individuazione di linee ottimali di reimpiego e valorizzazione di materiali di risulta, allo sviluppo di strategie di pedotecnica per la riqualificazione dei territori degradati della Regione Campania.
Utilizzazione di tufi zeolitizzati per il recupero e la ricostruzione dei suoli nelle aree degradate e contaminate della Campania / Colella, Carmine. - (2007).
Utilizzazione di tufi zeolitizzati per il recupero e la ricostruzione dei suoli nelle aree degradate e contaminate della Campania
COLELLA, CARMINE
2007
Abstract
Le cause di degrado del territorio in Campania sono prevalentemente legate alle attività antropiche. Ambedue determinano sottrazione di suolo, danneggiamento e inquinamento, in particolare come conseguenza di uso improprio e di attività non conservative o illecite, quali le attività di cava e lo smaltimento incontrollato dei rifiuti. In accordo con le attuali normative vigenti nell'UE - pur se differenziate a livello locale- le situazioni di degrado e contaminazione vanno risanate tramite recupero ambientale, riqualificazione e ripristino della funzionalità dei suoli, riutilizzazione agronomica dei siti. Tali obiettivi possono essere raggiunti applicando degli opportuni interventi di pedotecnica finalizzati al recupero della funzionalità dei suoli, alla loro ricostituzione ed alla loro riutilizzazione agronomica. Scopo principale della ricerca è la valutazione della possibilità e convenienza di impiego di miscele di materiali zeolitici naturali e di matrici organiche di risulta come substrati organo- minerali per la ricostruzione dei suoli nei siti contaminati e nelle aree degradate e dismesse dalle attività industriali e di cava della Campania. La ricerca verrà svolta in collaborazione con l'Unità di Ricerca del CRA-Istituto Sperimentale Agronomico (CRA-ISA) di Bari. La sperimentazione verrà condotta su idonei modelli in ambiente confinato al fine di ottenere nei limiti del periodo della ricerca risultati concreti e probatori per l'interpretazione dei fenomeni osservati. La ricerca verrà articolata su differenti linee di indagine, in funzione delle peculiari competenze delle singole Unità di Ricerca: - caratterizzazione e campionamento di suoli rappresentativi delle aree degradate e contaminate della Campania; tali suoli costituiranno i pedotipi di riferimento per la realizzazione delle opportune matrici organico-zeolitiche da utilizzare come 'proto-orizzonti' per la ricostruzione dei suoli nelle aree interessate; - allestimento e condizionamento di modelli di aggregati organo-minerali in ambiente confinato ottenuti per interazione tra matrici organiche, materiali zeolitizzati e campioni dei suoli selezionati in differenti rapporti; la componente organica dei modelli sarà costituita da matrici di riciclo ammissibili a norma di legge come ammendanti; come materiali zeolitizzati verranno utilizzati tufi zeolitizzati a prevalente contenuto di phillipsite, cabasite e clinoptilolite. - caratterizzazione delle proprietà chimiche, chimico-fisiche, strutturali, morfologiche e mineralogiche dei modelli, con particolare riferimento a: a) indici di evoluzione della sostanza organica, b) studio delle interazioni con cationi fisio-nutrizionali e tossici sia in condizione di equilibrio che in condizioni dinamiche, c) modellazione dei dati ottenuti. - I risultati previsti forniranno informazioni su fattori e processi che condizionano l'evoluzione dei sistemi organico-zeolitici e la dinamica degli elementi fisionutrizionali e tossici, consentendo di definire ed affinare la formulazione ed il dosaggio di matrici idonee alla preparazione di proto-orizzonti per la ricostruzione di suoli artificiali e per la bonifica di suoli contaminati. Il progetto di ricerca proposto mostra numerosi caratteri d'originalità e di ritorno scientifico ed economico, con particolare riferimento alla elaborazione ed affinamento di adeguati indicatori di qualità del suolo, all'individuazione di linee ottimali di reimpiego e valorizzazione di materiali di risulta, allo sviluppo di strategie di pedotecnica per la riqualificazione dei territori degradati della Regione Campania.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.