In Valle d'Aosta il francese, lingua ufficiale al pari dell'italiano, è quasi assente negli usi quotidiani dei parlanti, ma sopravvive in nicchie d'uso specifiche, mentre il patois francoprovenzale spicca nella sua funzione di lingua simbolo d'identità/alterità etnoculturale. Obiettivo della ricerca è l'analisi dei rapporti reciproci fra l'idioma nazionale e le varietà galloromanze negli usi e negli atteggiamenti di un significativo campione di adolescenti aostani, sulla base delle loro (auto)valutazioni e dei loro giudizi linguistici. L'interesse per i problemi teorico-metodologici connessi alla tecnica d'inchiesta promuove la logica interna di costruzione del questionario a criterio interpretativo. Il questionario si trasforma in una "guida cognitiva" attraverso cui i dati prendono forma e si concretizzano nell'atto di risposta. Le scale di risposta istituiscono "norme di comportamento" che gli informatori attribuiscono agli altri ed a se stessi. Innovativa, sia sul versante metodologico che per i risultati emersi, è l'attenzione riservata a tendenze marginali rivelate da sottogruppi che esibiscono atti di risposta "devianti" rispetto al campione globale.
Francese-italiano, italiano-patois: il bilinguismo in Valle d’Aosta fra realtà e ideologia / Puolato, Daniela. - STAMPA. - (2006).
Francese-italiano, italiano-patois: il bilinguismo in Valle d’Aosta fra realtà e ideologia.
PUOLATO, DANIELA
2006
Abstract
In Valle d'Aosta il francese, lingua ufficiale al pari dell'italiano, è quasi assente negli usi quotidiani dei parlanti, ma sopravvive in nicchie d'uso specifiche, mentre il patois francoprovenzale spicca nella sua funzione di lingua simbolo d'identità/alterità etnoculturale. Obiettivo della ricerca è l'analisi dei rapporti reciproci fra l'idioma nazionale e le varietà galloromanze negli usi e negli atteggiamenti di un significativo campione di adolescenti aostani, sulla base delle loro (auto)valutazioni e dei loro giudizi linguistici. L'interesse per i problemi teorico-metodologici connessi alla tecnica d'inchiesta promuove la logica interna di costruzione del questionario a criterio interpretativo. Il questionario si trasforma in una "guida cognitiva" attraverso cui i dati prendono forma e si concretizzano nell'atto di risposta. Le scale di risposta istituiscono "norme di comportamento" che gli informatori attribuiscono agli altri ed a se stessi. Innovativa, sia sul versante metodologico che per i risultati emersi, è l'attenzione riservata a tendenze marginali rivelate da sottogruppi che esibiscono atti di risposta "devianti" rispetto al campione globale.File | Dimensione | Formato | |
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