Il patrimonio rurale del territorio comunale di Viggiano (PZ) è oggetto pressoché sconosciuto ai più, se si escludono studi non direttamente mirati, ma generali, relativi alla storia dell’Alta Valle dell’Agri. Pochissime sono le opere contenenti notizie sulle abitazioni rurali in questo territorio: il testo ancora oggi più esaustivo in materia rimane "La casa rurale nella Lucania" edito dal C.N.R. nel 1942. La ricerca, nata con finalità conoscitiva, tesa ad indagare la consistenza del patrimonio edilizio rurale da tutelare, si pone l’impellente necessità di aprire una nuova strada nel recupero di questi manufatti. Il patrimonio edilizio rurale versa prevalentemente in condizioni di abbandono, laddove non abbia subito interventi invasivi, in spregio delle tecniche costruttive tradizionali. La tutela è senza dubbio difficile per la natura stessa della masseria che non assurge certo a “monumento”, ma è organismo vivente e rappresentativo di un modello e di una economia, quella agricola, non ancora del tutto lontano. È necessario, quindi, intendere il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio rurale nell’ottica di un progetto a scala più ampia e multisettoriale, in modo che le singole operazioni divengano momenti di una strategia generale di gestione dell'esistente come risorsa. Lo studio condotto tenta di indicare una via praticabile perché non si perda traccia di questo patrimonio. Si suggeriscono, quindi, alcune norme per disciplinare gli interventi di recupero di questi manufatti, che si auspica possano essere recepite all’interno del Regolamento Urbanistico; tali norme sono state redatte con l’intento di stabilire alcune fondamentali linee guida, finalizzate ad un riuso funzionale del costruito rurale, nel rispetto dei caratteri architettonici e stilistici degli edifici. Inoltre, si ipotizzano alcuni possibili percorsi conoscitivi attraverso l’agro viggianese, volti a mettere in luce questi esempi del patrimonio rurale, non solo abitativo, ma anche produttivo; percorsi che sarebbe opportuno connettere in un circuito di scoperta del patrimonio culturale più ampio, comprendente tutte le testimonianze storiche dei modi di abitare il territorio. In conclusione, si vuole ribadire l’importanza della rivitalizzazione del patrimonio rurale che passa anzitutto attraverso la “riconoscenza” dello stesso, e in seguito, attraverso una sua riattualizzazione, mediante l’attribuzione di nuovi ruoli e significati.

Tra conoscenza e recupero. Il patrimonio edilizio rurale del Comune di Viggiano: linee guida per l’analisi, il riuso e la valorizzazione / Falvella, Cristina; A. D., Laveglia. - STAMPA. - (2007).

Tra conoscenza e recupero. Il patrimonio edilizio rurale del Comune di Viggiano: linee guida per l’analisi, il riuso e la valorizzazione

FALVELLA, CRISTINA;
2007

Abstract

Il patrimonio rurale del territorio comunale di Viggiano (PZ) è oggetto pressoché sconosciuto ai più, se si escludono studi non direttamente mirati, ma generali, relativi alla storia dell’Alta Valle dell’Agri. Pochissime sono le opere contenenti notizie sulle abitazioni rurali in questo territorio: il testo ancora oggi più esaustivo in materia rimane "La casa rurale nella Lucania" edito dal C.N.R. nel 1942. La ricerca, nata con finalità conoscitiva, tesa ad indagare la consistenza del patrimonio edilizio rurale da tutelare, si pone l’impellente necessità di aprire una nuova strada nel recupero di questi manufatti. Il patrimonio edilizio rurale versa prevalentemente in condizioni di abbandono, laddove non abbia subito interventi invasivi, in spregio delle tecniche costruttive tradizionali. La tutela è senza dubbio difficile per la natura stessa della masseria che non assurge certo a “monumento”, ma è organismo vivente e rappresentativo di un modello e di una economia, quella agricola, non ancora del tutto lontano. È necessario, quindi, intendere il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio rurale nell’ottica di un progetto a scala più ampia e multisettoriale, in modo che le singole operazioni divengano momenti di una strategia generale di gestione dell'esistente come risorsa. Lo studio condotto tenta di indicare una via praticabile perché non si perda traccia di questo patrimonio. Si suggeriscono, quindi, alcune norme per disciplinare gli interventi di recupero di questi manufatti, che si auspica possano essere recepite all’interno del Regolamento Urbanistico; tali norme sono state redatte con l’intento di stabilire alcune fondamentali linee guida, finalizzate ad un riuso funzionale del costruito rurale, nel rispetto dei caratteri architettonici e stilistici degli edifici. Inoltre, si ipotizzano alcuni possibili percorsi conoscitivi attraverso l’agro viggianese, volti a mettere in luce questi esempi del patrimonio rurale, non solo abitativo, ma anche produttivo; percorsi che sarebbe opportuno connettere in un circuito di scoperta del patrimonio culturale più ampio, comprendente tutte le testimonianze storiche dei modi di abitare il territorio. In conclusione, si vuole ribadire l’importanza della rivitalizzazione del patrimonio rurale che passa anzitutto attraverso la “riconoscenza” dello stesso, e in seguito, attraverso una sua riattualizzazione, mediante l’attribuzione di nuovi ruoli e significati.
2007
9788895280104
Tra conoscenza e recupero. Il patrimonio edilizio rurale del Comune di Viggiano: linee guida per l’analisi, il riuso e la valorizzazione / Falvella, Cristina; A. D., Laveglia. - STAMPA. - (2007).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/318764
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