Il testo si articola in tre sessioni: nella prima viene introdotto il “fenomeno dei rom”, descrivendo il significato dei termini ricorrenti, non sempre chiari, che generalmente si usano parlando di queste popolazioni, la loro storia e i loro paesi d’origine, nonché la “risposta” dei gagè, in termini di leggi e progetti. Nella seconda sessione viene illustrato il metodo applicato nell’indagine ed i risultati ottenuti, corredati dalle proposte risolutive. I “campi rom”, definiti realtà marginali della città, risultano difficilmente individuabili, rappresentabili e progettabili; la loro comprensione può avvenire solo per conoscenza diretta, attraverso l’uso della testimonianza piuttosto che della rappresentazione. La metodologia applicata nell’analisi dei luoghi è quella del rilievo partecipato, che ha lo scopo di individuare gli elementi identitari degli insediamenti, non riconoscibili attraverso una cartografia di tipo tradizionale. Il metodo può essere suddiviso in tre fasi fondamentali: la prima fase corrisponde ad un’indagine preliminare indiretta, con la quale s’individua l’oggetto di studio, vale a dire che si acquisiscono tutte le informazioni che portano a conoscere quali insediamenti rom esistono nella provincia di Napoli e dove sono situati. In questo modo, si possono già classificare tali insediamenti in categorie (tipologie) e sottocategorie (concentrazione e provenienza degli utenti). In base a tali categorie e sottocategorie è possibile effettuare il campionamento. La seconda fase, corrispondente all’indagine diretta, consiste principalmente nei sopralluoghi negli insediamenti in cui l’osservazione viene effettuata sia dal punto di vista tecnico-architettonico che dal punto di vista sociologico. A supporto di tali sopralluoghi si sono precedentemente redatti dei questionari ad hoc. Completa la seconda fase un momento in cui i diversi punti di vista convergono in un’analisi unica del singolo insediamento rom. La terza fase corrisponde ad uno stadio in cui, acquisite tutte le informazioni sugli insediamenti, sia indirettamente (dati demografici, pareri dei mediatori, esperienze nel settore) che direttamente (sopralluoghi), si confrontano le risultanze di tutti gli insediamenti e da tale confronto scaturiscono le indicazioni propositive per la realizzazione degli stessi. Nell’ultima sessione, infine, si troveranno in forma di articoli e quindi in maniera sintetica, tutte quelle proposte che si ritengono necessarie per il corretto insediamento abitativo dei rom.
Metodo di indagine partecipata: i rom e la costruzione dell'immagine degli insediamenti / Gurgo, Valentina. - STAMPA. - (2007), pp. 5-186.
Metodo di indagine partecipata: i rom e la costruzione dell'immagine degli insediamenti.
GURGO, VALENTINA
2007
Abstract
Il testo si articola in tre sessioni: nella prima viene introdotto il “fenomeno dei rom”, descrivendo il significato dei termini ricorrenti, non sempre chiari, che generalmente si usano parlando di queste popolazioni, la loro storia e i loro paesi d’origine, nonché la “risposta” dei gagè, in termini di leggi e progetti. Nella seconda sessione viene illustrato il metodo applicato nell’indagine ed i risultati ottenuti, corredati dalle proposte risolutive. I “campi rom”, definiti realtà marginali della città, risultano difficilmente individuabili, rappresentabili e progettabili; la loro comprensione può avvenire solo per conoscenza diretta, attraverso l’uso della testimonianza piuttosto che della rappresentazione. La metodologia applicata nell’analisi dei luoghi è quella del rilievo partecipato, che ha lo scopo di individuare gli elementi identitari degli insediamenti, non riconoscibili attraverso una cartografia di tipo tradizionale. Il metodo può essere suddiviso in tre fasi fondamentali: la prima fase corrisponde ad un’indagine preliminare indiretta, con la quale s’individua l’oggetto di studio, vale a dire che si acquisiscono tutte le informazioni che portano a conoscere quali insediamenti rom esistono nella provincia di Napoli e dove sono situati. In questo modo, si possono già classificare tali insediamenti in categorie (tipologie) e sottocategorie (concentrazione e provenienza degli utenti). In base a tali categorie e sottocategorie è possibile effettuare il campionamento. La seconda fase, corrispondente all’indagine diretta, consiste principalmente nei sopralluoghi negli insediamenti in cui l’osservazione viene effettuata sia dal punto di vista tecnico-architettonico che dal punto di vista sociologico. A supporto di tali sopralluoghi si sono precedentemente redatti dei questionari ad hoc. Completa la seconda fase un momento in cui i diversi punti di vista convergono in un’analisi unica del singolo insediamento rom. La terza fase corrisponde ad uno stadio in cui, acquisite tutte le informazioni sugli insediamenti, sia indirettamente (dati demografici, pareri dei mediatori, esperienze nel settore) che direttamente (sopralluoghi), si confrontano le risultanze di tutti gli insediamenti e da tale confronto scaturiscono le indicazioni propositive per la realizzazione degli stessi. Nell’ultima sessione, infine, si troveranno in forma di articoli e quindi in maniera sintetica, tutte quelle proposte che si ritengono necessarie per il corretto insediamento abitativo dei rom.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.