L’efficienza dell’inseminazione strumentale (IS) nella specie bufalina è bassa, soprattutto se gli animali sono inseminati quando aumentano le ore di luce giornaliera. È stato recentemente dimostrato nella specie bovina che la somministrazione di un analogo delle PGF2α al momento della IS è responsabile di un aumento dei livelli plasmatici di progesterone al giorno 6 post-inseminazione e di un maggiore tasso di gravidanza in bovine repeat breeder. Scopo di questo studio è stato di valutare l’effetto di una singola somministrazione endovena di PGF2α al momento della IS in bufale sincronizzate. La prova è stata condotta su 356 bufale pluripare di razza Mediterranea Italiana con una distanza dal parto di 181,7±88 giorni e 57 manze con un’età di 767±139 giorni. Gli animali sono stati sincronizzati mediante l’Ovsynch-TAI Program, che consiste in 12 microgrammi di buserelin acetato (Receptal®, Intervet) al giorno 0, 0,524 mg di cloprostenolo (Estrumate®, Schering-Plough Animal health S.p.A.), un analogo delle PGF2α al giorno 7 e 12 microgrammi di buserelin acetato al giorno 9. Ogni bufala è stata inseminata 16 ore dopo la seconda iniezione di GnRH e 40 ore nel caso in cui non avesse ovulato. Nel giorno della prima IS (giorno 10), e cioè al momento dell’inseminazione, le bufale sono state equamente divise in due gruppi: gli animali del gruppo A (n=180) hanno ricevuto una somministrazione di cloprostenolo (Estrumate®, Schering-Plough Animal health S.p.A.), mentre le bufale del gruppo B (n=176) hanno ricevuto uno stesso volume di soluzione fisiologica (placebo). La diagnosi di gravidanza è stata effettuata al giorno 45 mediante esplorazione rettale. L’analisi statistica è stata eseguita utilizzando il test del chi-quadro. Una percentuale di gravidanza più elevata a 45 giorni è stata osservata nel gruppo A vs. il gruppo B negli animali adulti (46,7 vs. 30,7%; P<0,01). Anche nelle manze si è riscontrato un tasso di gestazione più alto (63,3 vs. 51,9), ma, forse a causa del basso numero di soggetti in prova, non è stata evidenziata significatività statistica. È possibile pertanto confermare che la somministrazione di cloprostenolo al momento della IS incrementi la percentuale di gravidanza nella specie bufalina. La differenza tra bufale e manze potrebbe dipendere dal fatto che è verosimile che una parte delle bufale era repeat breeder (condizione che a causa della promiscuità sessuale nella mandria bufalina non è facile accertare). Se tale ipotesi è plausibile, si riconferma quanto riscontrato nelle bovine repeat breeder per le quali si è osservato un miglioramento della percentuale di gravidanza quando si somministra la PGF2α al momento della IS e si intravede nella short luteal phase o in un inadeguato sviluppo del corpo luteo la causa della minore efficienza della IS nella specie bufalina a conferma di precedenti riscontri. Altre spiegazioni del fenomeno devono essere ricercate nell’azione luteotrofica esercitata sulle cellule della teca cui si accennava in precedenza, oppure in una migliore sincronizzazione dell’ovulazione che si verifica negli animali trattati. In tal senso è stato, infatti, dimostrato il ruolo fondamentale che rivestono le prostaglandine, la cui concentrazione all’interno del follicolo preovulatorio è responsabile della deiscenza. È ipotizzabile che, soprattutto nella specie bufalina, caratterizzata da un’ampia variabilità del periodo fine calore-ovulazione, una migliore sincronizzazione della stessa favorisca considerevolmente la fertilizzazione dell’oocita.
La sincronizzazione dell’estro nella bufala: metodiche e risultati di una sperimentazione italiana / Neglia, Gianluca; Natale, A.; DE LUISE, L.; Zicarelli, Luigi; Francillo, M.. - STAMPA. - --:(2006), pp. 51-51. (Intervento presentato al convegno VIII Congresso Nazionale Multisala della Società Italiana Veterinari Animali da Reddito (SIVAR) tenutosi a Palazzo Trecchi, Cremona, Italia nel 12-13 Maggio 2006).
La sincronizzazione dell’estro nella bufala: metodiche e risultati di una sperimentazione italiana.
NEGLIA, GIANLUCA;ZICARELLI, LUIGI;
2006
Abstract
L’efficienza dell’inseminazione strumentale (IS) nella specie bufalina è bassa, soprattutto se gli animali sono inseminati quando aumentano le ore di luce giornaliera. È stato recentemente dimostrato nella specie bovina che la somministrazione di un analogo delle PGF2α al momento della IS è responsabile di un aumento dei livelli plasmatici di progesterone al giorno 6 post-inseminazione e di un maggiore tasso di gravidanza in bovine repeat breeder. Scopo di questo studio è stato di valutare l’effetto di una singola somministrazione endovena di PGF2α al momento della IS in bufale sincronizzate. La prova è stata condotta su 356 bufale pluripare di razza Mediterranea Italiana con una distanza dal parto di 181,7±88 giorni e 57 manze con un’età di 767±139 giorni. Gli animali sono stati sincronizzati mediante l’Ovsynch-TAI Program, che consiste in 12 microgrammi di buserelin acetato (Receptal®, Intervet) al giorno 0, 0,524 mg di cloprostenolo (Estrumate®, Schering-Plough Animal health S.p.A.), un analogo delle PGF2α al giorno 7 e 12 microgrammi di buserelin acetato al giorno 9. Ogni bufala è stata inseminata 16 ore dopo la seconda iniezione di GnRH e 40 ore nel caso in cui non avesse ovulato. Nel giorno della prima IS (giorno 10), e cioè al momento dell’inseminazione, le bufale sono state equamente divise in due gruppi: gli animali del gruppo A (n=180) hanno ricevuto una somministrazione di cloprostenolo (Estrumate®, Schering-Plough Animal health S.p.A.), mentre le bufale del gruppo B (n=176) hanno ricevuto uno stesso volume di soluzione fisiologica (placebo). La diagnosi di gravidanza è stata effettuata al giorno 45 mediante esplorazione rettale. L’analisi statistica è stata eseguita utilizzando il test del chi-quadro. Una percentuale di gravidanza più elevata a 45 giorni è stata osservata nel gruppo A vs. il gruppo B negli animali adulti (46,7 vs. 30,7%; P<0,01). Anche nelle manze si è riscontrato un tasso di gestazione più alto (63,3 vs. 51,9), ma, forse a causa del basso numero di soggetti in prova, non è stata evidenziata significatività statistica. È possibile pertanto confermare che la somministrazione di cloprostenolo al momento della IS incrementi la percentuale di gravidanza nella specie bufalina. La differenza tra bufale e manze potrebbe dipendere dal fatto che è verosimile che una parte delle bufale era repeat breeder (condizione che a causa della promiscuità sessuale nella mandria bufalina non è facile accertare). Se tale ipotesi è plausibile, si riconferma quanto riscontrato nelle bovine repeat breeder per le quali si è osservato un miglioramento della percentuale di gravidanza quando si somministra la PGF2α al momento della IS e si intravede nella short luteal phase o in un inadeguato sviluppo del corpo luteo la causa della minore efficienza della IS nella specie bufalina a conferma di precedenti riscontri. Altre spiegazioni del fenomeno devono essere ricercate nell’azione luteotrofica esercitata sulle cellule della teca cui si accennava in precedenza, oppure in una migliore sincronizzazione dell’ovulazione che si verifica negli animali trattati. In tal senso è stato, infatti, dimostrato il ruolo fondamentale che rivestono le prostaglandine, la cui concentrazione all’interno del follicolo preovulatorio è responsabile della deiscenza. È ipotizzabile che, soprattutto nella specie bufalina, caratterizzata da un’ampia variabilità del periodo fine calore-ovulazione, una migliore sincronizzazione della stessa favorisca considerevolmente la fertilizzazione dell’oocita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.