Il DGAT1 è un enzima microsomiale che svolge un ruolo centrale nel metabolismo dei glicolipidi a livello cellulare e catalizza l’ultimo step nella sintesi del triacilglicerolo, utilizzando come substrato il diacilglicerolo (DAG) e l'acil CoA dell’acido grasso. Si ritiene che il DGAT possa svolgere un ruolo primario nell’assorbimento di grasso intestinale, nella regolazione della concentrazione di trigliceridi nel plasma sanguigno, nell’accumulo di grasso negli adipociti e nel metabolismo energetico delle cellule muscolari. Il DGAT, inoltre, svolge un ruolo importante anche nella sintesi dell’olio nei semi, oltre che nella sintesi di trigliceridi nell’uovo e nel latte (Bell e Coleman, 1980). Questa proteina normalmente è strettamente associata allo strato lipidico delle membrane cellulari, quindi di difficile estrazione. Nel topo è stato evidenziato che femmine prive di entrambe le copie del gene DGAT1 è assente il grasso nel latte.Nel bovino il gene è stato mappato sul cromosoma 14, nella regione che comprende il QTL (quantitative trait loci) del grasso del latte, ed è stato eletto come il gene candidato funzionale per il contenuto di grasso nel latte.In particolare è stata evidenziata una doppia sostituzione non conservativa AA-GC responsabile del cambiamento aa lisina-alanina in posizione 232. La presenza dell’alanina in posizione 232 sembrerebbe avere un effetto negativo sulla capacità legante dell'acil-CoA con il DGAT e, conseguentemente, sul contenuto di grasso nel latte bovino (Winter et al., 2002).Obiettivo della presente ricerca è stato, quindi, quello di analizzare la struttura del gene codificante L’Acil CoA:diacilglicerolo aciltransferasi 1 (DGAT1) della Bufala Mediterranea Italiana.La ricerca è stata condotta sul DNA estratto dai leucociti recuperati da campioni individuali di sangue di bufali allevati in provincia di Salerno e Caserta.I primer utilizzati per l’amplificazione ed il sequenziamento del gene DGAT1 bufalino sono stati disegnati utilizzando come stampo l’omologa sequenze bovina depositata in Banca Dati (EMBL n° AJ318490). Successivamente, sono stati disegnati altri primer utilizzando come stampo le regioni sequenziate nel corso della ricerca.Per mezzo di PCR è stato amplificato il tratto di DNA che va dal 1° al 17° esone del gene DGAT1 di due bufali per un totale di circa 8000 basi nucleotidiche per animale. I prodotti di PCR ottenuti sono stati quindi purificati e sequenziati.Il tratto del gene sequenziato è di 6997 basi (di cui 1555 bp esoniche e 2892 bp introniche) comprendente il tratto di DNA che va dal 2° esone fino al 17° esone.L’organizzazione generale del gene del DGAT1 bufalino è simile a quella osservata nella specie suina ed umana oltre che nella specie bovina.Il confronto tra le sequenze introniche relative ai due bufali esaminati ha messo in evidenza quattro sostituzioni nucleotidiche: una trasversione G→C al 69° nucleotide del 7° introne, una transizione T→C al 14° nucleotide dell’8° introne e due transizione A→G rispettivamente al 50° e 66° nucleotide del 16° introne. Nessuna di tali mutazioni sembrerebbe, tuttavia, responsabile di differenze nell’espressione del gene DGAT1 bufalino poiché nessuna di esse, apparentemente, va ad alterare siti canonici di splice. Il successivo confronto con il bovino ha messo in evidenza un’omologia pari all’88,3%.. Il confronto delle regioni esoniche con la recente sequenza depositata in Banca Dati relativa all’mRNA del bufalo allevato in India (EMBL n° DQ120929, 2005) ha evidenziato 6 differenze nucleotidiche (sostituzioni) 5 delle quali di tipo non conservativo: TGCCys → TTCPhe, al 47° nt del 2° esone; CAAGly → CAGGly, al 51° nt del 2° esone; CTCLeu → CCCPro, al 43° nt del 7° esone; CTGLeu →CCGPro, al 56° nt del 13° esone, CAGGln →CTGLeu al 30° nt del 14° esone e GAGGlu →GGGGly all’87° nt del 15° esone.Tuttavia l’indagine realizzata su un numero limitato di bufali allevati in Campania, non ha evidenziato differenze tra i campioni esaminati.

Analisi strutturale e funzionale del gene che codifica l'Acil CoA:diacilglicerolo aciltransferasi (DGAT) nella specie bufalina / Ramunno, Luigi. - (2003). (Intervento presentato al convegno Analisi strutturale e funzionale dei geni che controllano la produzione di grasso negli animali di interesse zootecnico. nel 20/11/2003).

Analisi strutturale e funzionale del gene che codifica l'Acil CoA:diacilglicerolo aciltransferasi (DGAT) nella specie bufalina.

RAMUNNO, LUIGI
2003

Abstract

Il DGAT1 è un enzima microsomiale che svolge un ruolo centrale nel metabolismo dei glicolipidi a livello cellulare e catalizza l’ultimo step nella sintesi del triacilglicerolo, utilizzando come substrato il diacilglicerolo (DAG) e l'acil CoA dell’acido grasso. Si ritiene che il DGAT possa svolgere un ruolo primario nell’assorbimento di grasso intestinale, nella regolazione della concentrazione di trigliceridi nel plasma sanguigno, nell’accumulo di grasso negli adipociti e nel metabolismo energetico delle cellule muscolari. Il DGAT, inoltre, svolge un ruolo importante anche nella sintesi dell’olio nei semi, oltre che nella sintesi di trigliceridi nell’uovo e nel latte (Bell e Coleman, 1980). Questa proteina normalmente è strettamente associata allo strato lipidico delle membrane cellulari, quindi di difficile estrazione. Nel topo è stato evidenziato che femmine prive di entrambe le copie del gene DGAT1 è assente il grasso nel latte.Nel bovino il gene è stato mappato sul cromosoma 14, nella regione che comprende il QTL (quantitative trait loci) del grasso del latte, ed è stato eletto come il gene candidato funzionale per il contenuto di grasso nel latte.In particolare è stata evidenziata una doppia sostituzione non conservativa AA-GC responsabile del cambiamento aa lisina-alanina in posizione 232. La presenza dell’alanina in posizione 232 sembrerebbe avere un effetto negativo sulla capacità legante dell'acil-CoA con il DGAT e, conseguentemente, sul contenuto di grasso nel latte bovino (Winter et al., 2002).Obiettivo della presente ricerca è stato, quindi, quello di analizzare la struttura del gene codificante L’Acil CoA:diacilglicerolo aciltransferasi 1 (DGAT1) della Bufala Mediterranea Italiana.La ricerca è stata condotta sul DNA estratto dai leucociti recuperati da campioni individuali di sangue di bufali allevati in provincia di Salerno e Caserta.I primer utilizzati per l’amplificazione ed il sequenziamento del gene DGAT1 bufalino sono stati disegnati utilizzando come stampo l’omologa sequenze bovina depositata in Banca Dati (EMBL n° AJ318490). Successivamente, sono stati disegnati altri primer utilizzando come stampo le regioni sequenziate nel corso della ricerca.Per mezzo di PCR è stato amplificato il tratto di DNA che va dal 1° al 17° esone del gene DGAT1 di due bufali per un totale di circa 8000 basi nucleotidiche per animale. I prodotti di PCR ottenuti sono stati quindi purificati e sequenziati.Il tratto del gene sequenziato è di 6997 basi (di cui 1555 bp esoniche e 2892 bp introniche) comprendente il tratto di DNA che va dal 2° esone fino al 17° esone.L’organizzazione generale del gene del DGAT1 bufalino è simile a quella osservata nella specie suina ed umana oltre che nella specie bovina.Il confronto tra le sequenze introniche relative ai due bufali esaminati ha messo in evidenza quattro sostituzioni nucleotidiche: una trasversione G→C al 69° nucleotide del 7° introne, una transizione T→C al 14° nucleotide dell’8° introne e due transizione A→G rispettivamente al 50° e 66° nucleotide del 16° introne. Nessuna di tali mutazioni sembrerebbe, tuttavia, responsabile di differenze nell’espressione del gene DGAT1 bufalino poiché nessuna di esse, apparentemente, va ad alterare siti canonici di splice. Il successivo confronto con il bovino ha messo in evidenza un’omologia pari all’88,3%.. Il confronto delle regioni esoniche con la recente sequenza depositata in Banca Dati relativa all’mRNA del bufalo allevato in India (EMBL n° DQ120929, 2005) ha evidenziato 6 differenze nucleotidiche (sostituzioni) 5 delle quali di tipo non conservativo: TGCCys → TTCPhe, al 47° nt del 2° esone; CAAGly → CAGGly, al 51° nt del 2° esone; CTCLeu → CCCPro, al 43° nt del 7° esone; CTGLeu →CCGPro, al 56° nt del 13° esone, CAGGln →CTGLeu al 30° nt del 14° esone e GAGGlu →GGGGly all’87° nt del 15° esone.Tuttavia l’indagine realizzata su un numero limitato di bufali allevati in Campania, non ha evidenziato differenze tra i campioni esaminati.
2003
Analisi strutturale e funzionale del gene che codifica l'Acil CoA:diacilglicerolo aciltransferasi (DGAT) nella specie bufalina / Ramunno, Luigi. - (2003). (Intervento presentato al convegno Analisi strutturale e funzionale dei geni che controllano la produzione di grasso negli animali di interesse zootecnico. nel 20/11/2003).
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