Le aneuploidie sono responsabili di sbilanciamenti genetici che impediscono il normale processo di sviluppo dell’embrione e sono tra le cause principali di mortalità embrionale e fetale. Negli animali domestici esiste una quasi totale mancanza di dati rispetto all’incidenza di aneuploidie nelle cellule germinali, nonostante l’importanza che queste rivestono sia dal punto di vista zootecnico, in quanto causa di riduzione della fertilità, sia dal punto di vista biomedico, come modello da cui derivare informazioni utili nella ricerca applicata all’uomo. Sempre più studi hanno messo in luce la relazione che esiste tra ambiente di vita (esposizione ad inquinanti, fitofarmaci, molecole tossiche) e incidenza di anomalie cromosomiche nelle cellule germinali e gli animali domestici sono sempre più frequentemente esposti a molecole inquinanti attraverso l’alimentazione e l’ambiente di allevamento. Per tali ragioni è fondamentale conoscere l’incidenza di base di aneuploidie nelle cellule germinali, al fine di programmare indagini volte ad identificare e rimuovere possibili cause di riduzione della fertilità. A tal fine è stata sviluppata una metodica di ibridazione fluorescente in situ utilizzando sonde ‘painting’ cromosoma-specifiche prodotte tramite microdissezione cromosomica e DOP-PCR per investigare l’assetto cromosomico di spermatozoi (cromosomi X e Y) ed ovociti (cromosomi X e 5) in due delle principali razzi da latte, la Frisona Italiana e la Bruna Italiana. L’incidenza media di aneuploidie e diploidie negli spermatozoi è stata dello 0.110% e 0.050% nella Frisona e dello 0.078% e 0.062% nella Bruna. Gli ovociti diploidi sono stati complessivamente il 14.4% (11.2% nella Frisona e 18.4% nella Bruna) e gli aneuploidi il 2.2% (2% nella Frisona e 2.5% nella Bruna). Gli ovociti sembrano quindi essere maggiormente soggetti ad eventi di non-disgiunzione; ulteriori studi sono necessari, in vivo, per chiarire gli effetti del sistema di coltivazione in vitro sulla frequenza di anomalie cromosomiche.
Aneuploidie in spermatozoi ed ovociti maturati in vitro in bovini di razza Frisona Italiana e Bruna italiana mediante microdissezione cromosomica e ibridazione fluorescente in situ (FISH) / DI BERARDINO, Dino. - (2008).
Aneuploidie in spermatozoi ed ovociti maturati in vitro in bovini di razza Frisona Italiana e Bruna italiana mediante microdissezione cromosomica e ibridazione fluorescente in situ (FISH)
DI BERARDINO, DINO
2008
Abstract
Le aneuploidie sono responsabili di sbilanciamenti genetici che impediscono il normale processo di sviluppo dell’embrione e sono tra le cause principali di mortalità embrionale e fetale. Negli animali domestici esiste una quasi totale mancanza di dati rispetto all’incidenza di aneuploidie nelle cellule germinali, nonostante l’importanza che queste rivestono sia dal punto di vista zootecnico, in quanto causa di riduzione della fertilità, sia dal punto di vista biomedico, come modello da cui derivare informazioni utili nella ricerca applicata all’uomo. Sempre più studi hanno messo in luce la relazione che esiste tra ambiente di vita (esposizione ad inquinanti, fitofarmaci, molecole tossiche) e incidenza di anomalie cromosomiche nelle cellule germinali e gli animali domestici sono sempre più frequentemente esposti a molecole inquinanti attraverso l’alimentazione e l’ambiente di allevamento. Per tali ragioni è fondamentale conoscere l’incidenza di base di aneuploidie nelle cellule germinali, al fine di programmare indagini volte ad identificare e rimuovere possibili cause di riduzione della fertilità. A tal fine è stata sviluppata una metodica di ibridazione fluorescente in situ utilizzando sonde ‘painting’ cromosoma-specifiche prodotte tramite microdissezione cromosomica e DOP-PCR per investigare l’assetto cromosomico di spermatozoi (cromosomi X e Y) ed ovociti (cromosomi X e 5) in due delle principali razzi da latte, la Frisona Italiana e la Bruna Italiana. L’incidenza media di aneuploidie e diploidie negli spermatozoi è stata dello 0.110% e 0.050% nella Frisona e dello 0.078% e 0.062% nella Bruna. Gli ovociti diploidi sono stati complessivamente il 14.4% (11.2% nella Frisona e 18.4% nella Bruna) e gli aneuploidi il 2.2% (2% nella Frisona e 2.5% nella Bruna). Gli ovociti sembrano quindi essere maggiormente soggetti ad eventi di non-disgiunzione; ulteriori studi sono necessari, in vivo, per chiarire gli effetti del sistema di coltivazione in vitro sulla frequenza di anomalie cromosomiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.