La cardiomiopatia ipertrofica (CMI) è una malattia primitiva del muscolo cardiaco, trasmessa con carattere autosomico dominante, a penetranza ed espressività estremamente variabile, anche all'interno dello stesso “cluster” familiare. Centinaia di mutazioni in almeno 15 geni differenti sono state implicate nella patogenesi della CMI, la maggior parte delle quali sono a carico delle proteine del sarcomero. Ad oggi, poco è conosciuto circa prevalenza, genotipo e caratteristiche cliniche della CMI ad estrinsecazione precoce (“early onset disease”). Il nostro studio è finalizzato alla ricerca di mutazioni del gene MYH7 (gene della beta-miosina) in una coorte di pazienti CMI pediatrici della regione Campania. La diagnosi di CMI è stata posta in 40 pazienti (età < 16 anni) indipendenti, in cui sono state escluse cause secondarie di ipertrofia ventricolare sinistra, dopo scrupolosa anamnesi personale e familiare, accurata valutazione dei sintomi e segni clinici, ed una valutazione strumentale (eco-Doppler, ECG a riposo, da sforzo, ed Holter nelle 24), ripetuta periodicamente in follow-up. La ricerca di mutazioni è stata effettuata mediante PCR, dHPLC (cromatografia liquida ad alta prestazione) e sequenziamento dei 40 esoni del gene MYH7.Nei 40 pazienti CMI abbiamo individuato 5 mutazioni differenti in 10 pazienti. La mutazione p.R719W, già nota come mutazione “maligna” di MYH7, è stata ritrovata in 4 pazienti, tutti caratterizzati da un fenotipo considerato a rischio di morte improvvisa, e che ha richiesto l'impianto di un defibrillatore in 2 pazienti, di cui uno in prevenzione primaria. Le altre quattro mutazioni (p.M539L, p.R1045H, p.D1652Y e c.5808+20G>A), non descritte precedentemente in letteratura, sono localizzate in regioni altamente conservate del gene e non sono state ritrovate in una popolazione di controllo costituita da almeno 100 soggetti sani. La mutazione p.M539L è stata trovata in 4 probandi indipendenti: il paziente N.5 presenta una CMI con severa ostruzione, sottoposta ad intervento di miectomia; il N.6 presenta una forma di CMI non ostruttiva relativamente lieve. D'altra parte, lo studio del fenotipo nei familiari dimostra la presenza di una forma severa di CMI (fratello con CMI ostruttiva s/p AICD; nonna paterna con CMI ostruttiva s/p miectomia e sostituzione valvolare mitralica). Il paziente N.7 presenta una CMI non ostruttiva, associata a forame ovale pervio; il N.8 è risultato eterozigote composito per due mutazioni non note (p.M539L, p.R1045H), e presenta una CMI con ostruzione latente associata a pre-eccitazione ventricolare. Il paziente N.9 (p.D1652Y) ha una forma di CMI non ostruttiva, ad evoluzione restrittiva. Il padre è stato sottoposto a trapianto cardiaco per evoluzione dilatativa di una CMI non ostruttiva. La diagnosi di CMI non ostruttiva nel paziente N.10 (c.5808+20G>A) è stata posta in epoca fetale, e confermata poi alla nascita. La ricerca di mutazioni nel gene MYH7 nei pazienti con diagnosi precoce di CMI ha dato esito positivo nel 25% dei casi. I nostri dati confermano che la mutazione p.R719W si associa a forme severe di CMI, anche in età pediatrica. D'altra parte, la mutazione p.M539L sembra essere associata a quadri variabili di CMI. E' in corso lo screening di mutazioni nei geni MYBPC3 e TNNT2, per ottenere un quadro più esaustivo dell'epidemiologia molecolare della CMI nella nostra popolazione
Screening delle mutazioni del gene MYH7 in una popolazione pediatrica affetta da cardiomiopatia ipertrofica / Frisso, Giulia. - (2007). (Intervento presentato al convegno 68° congresso SIC tenutosi a ROMA nel 15-18 DICEMBRE 2007).
Screening delle mutazioni del gene MYH7 in una popolazione pediatrica affetta da cardiomiopatia ipertrofica
FRISSO, GIULIA
2007
Abstract
La cardiomiopatia ipertrofica (CMI) è una malattia primitiva del muscolo cardiaco, trasmessa con carattere autosomico dominante, a penetranza ed espressività estremamente variabile, anche all'interno dello stesso “cluster” familiare. Centinaia di mutazioni in almeno 15 geni differenti sono state implicate nella patogenesi della CMI, la maggior parte delle quali sono a carico delle proteine del sarcomero. Ad oggi, poco è conosciuto circa prevalenza, genotipo e caratteristiche cliniche della CMI ad estrinsecazione precoce (“early onset disease”). Il nostro studio è finalizzato alla ricerca di mutazioni del gene MYH7 (gene della beta-miosina) in una coorte di pazienti CMI pediatrici della regione Campania. La diagnosi di CMI è stata posta in 40 pazienti (età < 16 anni) indipendenti, in cui sono state escluse cause secondarie di ipertrofia ventricolare sinistra, dopo scrupolosa anamnesi personale e familiare, accurata valutazione dei sintomi e segni clinici, ed una valutazione strumentale (eco-Doppler, ECG a riposo, da sforzo, ed Holter nelle 24), ripetuta periodicamente in follow-up. La ricerca di mutazioni è stata effettuata mediante PCR, dHPLC (cromatografia liquida ad alta prestazione) e sequenziamento dei 40 esoni del gene MYH7.Nei 40 pazienti CMI abbiamo individuato 5 mutazioni differenti in 10 pazienti. La mutazione p.R719W, già nota come mutazione “maligna” di MYH7, è stata ritrovata in 4 pazienti, tutti caratterizzati da un fenotipo considerato a rischio di morte improvvisa, e che ha richiesto l'impianto di un defibrillatore in 2 pazienti, di cui uno in prevenzione primaria. Le altre quattro mutazioni (p.M539L, p.R1045H, p.D1652Y e c.5808+20G>A), non descritte precedentemente in letteratura, sono localizzate in regioni altamente conservate del gene e non sono state ritrovate in una popolazione di controllo costituita da almeno 100 soggetti sani. La mutazione p.M539L è stata trovata in 4 probandi indipendenti: il paziente N.5 presenta una CMI con severa ostruzione, sottoposta ad intervento di miectomia; il N.6 presenta una forma di CMI non ostruttiva relativamente lieve. D'altra parte, lo studio del fenotipo nei familiari dimostra la presenza di una forma severa di CMI (fratello con CMI ostruttiva s/p AICD; nonna paterna con CMI ostruttiva s/p miectomia e sostituzione valvolare mitralica). Il paziente N.7 presenta una CMI non ostruttiva, associata a forame ovale pervio; il N.8 è risultato eterozigote composito per due mutazioni non note (p.M539L, p.R1045H), e presenta una CMI con ostruzione latente associata a pre-eccitazione ventricolare. Il paziente N.9 (p.D1652Y) ha una forma di CMI non ostruttiva, ad evoluzione restrittiva. Il padre è stato sottoposto a trapianto cardiaco per evoluzione dilatativa di una CMI non ostruttiva. La diagnosi di CMI non ostruttiva nel paziente N.10 (c.5808+20G>A) è stata posta in epoca fetale, e confermata poi alla nascita. La ricerca di mutazioni nel gene MYH7 nei pazienti con diagnosi precoce di CMI ha dato esito positivo nel 25% dei casi. I nostri dati confermano che la mutazione p.R719W si associa a forme severe di CMI, anche in età pediatrica. D'altra parte, la mutazione p.M539L sembra essere associata a quadri variabili di CMI. E' in corso lo screening di mutazioni nei geni MYBPC3 e TNNT2, per ottenere un quadro più esaustivo dell'epidemiologia molecolare della CMI nella nostra popolazioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.