Il saggio, inserito nel volume che raccoglie gli atti del convegno “I linguaggi del potere. Potere e religione in età barocca” tenutosi a Roma nel 2005, sulla scorta di fonti archivistiche finora poco esplorate (come ad esempio i Diari dei Cerimonieri della Cattedrale di Napoli), analizza la complessa rete di relazioni e le schermaglie procedurali che legavano e opponevano al tempo stesso gli Arcivescovi napoletani, i Viceré che si avvicendavano alla guida della città, gli Eletti e i rappresentanti delle principali magistrature cittadine. Alcune pagine sono dedicate all’analisi della ritualità delle processioni che attraversavano Napoli, da quelle per l’intronizzazione dei vari patroni a quelle per le ricorrenze mariane, a quelle tutte particolari, dette ‘delle ossa’, organizzate per portare a sepoltura, dopo un congruo tempo, le ossa di quei giustiziati ai quali, per l’efferatezza dei loro delitti, non era stata concessa dopo l’esecuzione la sepoltura in terra consacrata.
Il linguaggio dei rituali religiosi napoletani (secoli XVI-XVII) / Boccadamo, Giuliana. - STAMPA. - (2009), pp. 151-166.
Il linguaggio dei rituali religiosi napoletani (secoli XVI-XVII)
BOCCADAMO, GIULIANA
2009
Abstract
Il saggio, inserito nel volume che raccoglie gli atti del convegno “I linguaggi del potere. Potere e religione in età barocca” tenutosi a Roma nel 2005, sulla scorta di fonti archivistiche finora poco esplorate (come ad esempio i Diari dei Cerimonieri della Cattedrale di Napoli), analizza la complessa rete di relazioni e le schermaglie procedurali che legavano e opponevano al tempo stesso gli Arcivescovi napoletani, i Viceré che si avvicendavano alla guida della città, gli Eletti e i rappresentanti delle principali magistrature cittadine. Alcune pagine sono dedicate all’analisi della ritualità delle processioni che attraversavano Napoli, da quelle per l’intronizzazione dei vari patroni a quelle per le ricorrenze mariane, a quelle tutte particolari, dette ‘delle ossa’, organizzate per portare a sepoltura, dopo un congruo tempo, le ossa di quei giustiziati ai quali, per l’efferatezza dei loro delitti, non era stata concessa dopo l’esecuzione la sepoltura in terra consacrata.File | Dimensione | Formato | |
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