L’instabilità numerica che caratterizza la risposta sotto sisma dei blocchi rigidi e la frequente carenza di dati sulle azioni attese hanno consigliato di adottare nell’analisi del rocking una nuova strategia articolata in due fasi. La prima fase è rivolta alla definizione di un limite superiore, nel senso della pericolosità, di tutte le azioni possibili. La seconda fase è rivolta a modificare la situazione limite prima definita, con lo scopo di ridurre la risposta e renderla realistica. La prima fase comporta la definizione di un input sismico artificiale, caratterizzato da impulsi istantanei, tale da causare una progressiva amplificazione dell’oscillazione del blocco con effetto di risonanza. Nell’ipotesi di durata illimitata dell’azione sismica la risposta converge ad una forma stabilizzata, esclusi i casi di ribaltamento. L’effetto di smorzamento connesso all’impatto con il suolo è rappresentato dal coefficiente di restituzione. Si illustrano le ragioni che consigliano la schematizzazione dell’input sismico attraverso una sequenza di impulsi istantanei e l’adozione di una forma semplificata dell’equazione del moto. Nella seconda fase, rivolta a ridurre la riposta in risonanza, si individuano due criteri: il primo prevede, in ubbidienza a quanto normalmente si osserva, impulsi più ravvicinati nel tempo rispetto a quanto previsto nella prima fase; il secondo criterio prevede l’impiego di una durata finita dell’input sismico, in base all’osservazione della durata della fase intensa dei terremoti. Le correzioni introdotte nella seconda fase hanno l’effetto di contenere entro limiti più realistici l’angolo massimo di rotazione dei blocchi. Si commentano i risultati, con riferimento alle variabili snellezza, dimensioni della base e coefficiente di restituzione.
Una strategia in due fasi nell’analisi del moto sotto sisma del blocco murario / Casapulla, Claudia; Jossa, Paolo; A., Maione. - (2012), pp. 449-461. (Intervento presentato al convegno Wondermasonry 2009 tenutosi a Ischia (NA) nel 8-9-10 ottobre 2009).
Una strategia in due fasi nell’analisi del moto sotto sisma del blocco murario
CASAPULLA, CLAUDIA;JOSSA, PAOLO;
2012
Abstract
L’instabilità numerica che caratterizza la risposta sotto sisma dei blocchi rigidi e la frequente carenza di dati sulle azioni attese hanno consigliato di adottare nell’analisi del rocking una nuova strategia articolata in due fasi. La prima fase è rivolta alla definizione di un limite superiore, nel senso della pericolosità, di tutte le azioni possibili. La seconda fase è rivolta a modificare la situazione limite prima definita, con lo scopo di ridurre la risposta e renderla realistica. La prima fase comporta la definizione di un input sismico artificiale, caratterizzato da impulsi istantanei, tale da causare una progressiva amplificazione dell’oscillazione del blocco con effetto di risonanza. Nell’ipotesi di durata illimitata dell’azione sismica la risposta converge ad una forma stabilizzata, esclusi i casi di ribaltamento. L’effetto di smorzamento connesso all’impatto con il suolo è rappresentato dal coefficiente di restituzione. Si illustrano le ragioni che consigliano la schematizzazione dell’input sismico attraverso una sequenza di impulsi istantanei e l’adozione di una forma semplificata dell’equazione del moto. Nella seconda fase, rivolta a ridurre la riposta in risonanza, si individuano due criteri: il primo prevede, in ubbidienza a quanto normalmente si osserva, impulsi più ravvicinati nel tempo rispetto a quanto previsto nella prima fase; il secondo criterio prevede l’impiego di una durata finita dell’input sismico, in base all’osservazione della durata della fase intensa dei terremoti. Le correzioni introdotte nella seconda fase hanno l’effetto di contenere entro limiti più realistici l’angolo massimo di rotazione dei blocchi. Si commentano i risultati, con riferimento alle variabili snellezza, dimensioni della base e coefficiente di restituzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.