La remissio servitutis o rinuncia da parte del titolare del diritto, inclusa tra i modi di estinzione delle servitù, non fu costruita dai giuristi classici come una figura giuridica autonoma, un negozio giuridico ad hoc, ma piuttosto come un complesso meccanismo tecnico che produceva l'estinzione del diritto in re aliena. I pochi cenni a questo istituto nella manualistica e nelle opere monografiche impongono una disamina approfondita del tema, soprattutto per lo stretto collegamento con la delicata questione della in iure cessio servitutis. Come risulta da Gaio 2.29, le servitù si costituivano mediante in iure cessio; nello specifico la complessa struttura della remissio era la seguente: si realizzava attraverso l'in iure cessio di un'actio in rem negatoria con intentio negativa, limitatamente alle servitù positive rispetto alle quali il proprietario poteva affermare ad esempio ‘ius tibi non esse eundi agendi invito me'; e attraverso la in iure cessio di un'actio in rem con intentio affermativa nelle servitù negative.
Remissio servitutis e in iure cessio / Tuccillo, Fabiana. - (2008). (Intervento presentato al convegno Le contrat dans tous ses états tenutosi a Fribourg, Svizzera nel 24.9.2008).
Remissio servitutis e in iure cessio
TUCCILLO, FABIANA
2008
Abstract
La remissio servitutis o rinuncia da parte del titolare del diritto, inclusa tra i modi di estinzione delle servitù, non fu costruita dai giuristi classici come una figura giuridica autonoma, un negozio giuridico ad hoc, ma piuttosto come un complesso meccanismo tecnico che produceva l'estinzione del diritto in re aliena. I pochi cenni a questo istituto nella manualistica e nelle opere monografiche impongono una disamina approfondita del tema, soprattutto per lo stretto collegamento con la delicata questione della in iure cessio servitutis. Come risulta da Gaio 2.29, le servitù si costituivano mediante in iure cessio; nello specifico la complessa struttura della remissio era la seguente: si realizzava attraverso l'in iure cessio di un'actio in rem negatoria con intentio negativa, limitatamente alle servitù positive rispetto alle quali il proprietario poteva affermare ad esempio ‘ius tibi non esse eundi agendi invito me'; e attraverso la in iure cessio di un'actio in rem con intentio affermativa nelle servitù negative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.