Dopo aver fornito la definizione di testamento biologico (o ‘testamento di vita’), quale documento con cui una persona dichiara di non voler sottoporsi a pratiche di prolungamento artificiale della vita qualora, in futuro, per malattie o eventi traumatici, si trovasse in condizioni terminali e non fosse piú capace di intendere e di volere, l’analisi si sofferma sulla problematicità della qualificazione giuridica del testamento biologico e, soprattutto, sull’opportunità o meno – per attribuirgli valenza giuridica – di una sua tipizzazione legislativa. Tema, questo, strettamente connesso all’esigenza di accertarne, preliminarmente, l’appartenenza al genus delle dichiarazioni di volontà e di valutarne – in base al combinato disposto degli artt. 1324 e 1322, comma 2, c.c. – la meritevolezza di tutela ‘secondo l’ordinamento giuridico’. Le coordinate valutative essenziali per la formulazione di siffatto giudizio si rintracciano nel contributo degli esperti di discipline diverse dal diritto civile, nonché nelle autorevoli riflessioni incentrate, soprattutto, sull’esigenza di ridefinire il concetto di morte nella società contemporanea; sul valore della ‘relazionalità’; sulla ‘crudelta tecnologica’ della medicina; sugli eccessi della ‘medicalizzazione’; sulla perdurante inadeguata preparazione professionale del personale sanitario; sull’autodeterminazione del morente; sul dibattito in materia di eutanasia e, infine, sulla possibilità, nella crisi del rapporto medico-paziente, di individuare nel testamento biologico l’unica forma di difesa contro il c.d. accanimento terapeutico. Sí che, se il testamento biologico costituisse l’unica arma contro l’‘oltranzismo’ della medicina ipertecnologica, preferibili si rivelerebbero – piuttosto che la previsione di una disciplina ad hoc – i provvedimenti legislativi in grado di incidere sulla formazione culturale e professionale degli operatori sanitari, sí da rimuovere le cause della c.d. crudeltà tecnologica nella pratica medica.
Testamento biologico: quale rilevanza ? / Donisi, Carmine. - STAMPA. - (2006), pp. 27-37.
Testamento biologico: quale rilevanza ?
DONISI, CARMINE
2006
Abstract
Dopo aver fornito la definizione di testamento biologico (o ‘testamento di vita’), quale documento con cui una persona dichiara di non voler sottoporsi a pratiche di prolungamento artificiale della vita qualora, in futuro, per malattie o eventi traumatici, si trovasse in condizioni terminali e non fosse piú capace di intendere e di volere, l’analisi si sofferma sulla problematicità della qualificazione giuridica del testamento biologico e, soprattutto, sull’opportunità o meno – per attribuirgli valenza giuridica – di una sua tipizzazione legislativa. Tema, questo, strettamente connesso all’esigenza di accertarne, preliminarmente, l’appartenenza al genus delle dichiarazioni di volontà e di valutarne – in base al combinato disposto degli artt. 1324 e 1322, comma 2, c.c. – la meritevolezza di tutela ‘secondo l’ordinamento giuridico’. Le coordinate valutative essenziali per la formulazione di siffatto giudizio si rintracciano nel contributo degli esperti di discipline diverse dal diritto civile, nonché nelle autorevoli riflessioni incentrate, soprattutto, sull’esigenza di ridefinire il concetto di morte nella società contemporanea; sul valore della ‘relazionalità’; sulla ‘crudelta tecnologica’ della medicina; sugli eccessi della ‘medicalizzazione’; sulla perdurante inadeguata preparazione professionale del personale sanitario; sull’autodeterminazione del morente; sul dibattito in materia di eutanasia e, infine, sulla possibilità, nella crisi del rapporto medico-paziente, di individuare nel testamento biologico l’unica forma di difesa contro il c.d. accanimento terapeutico. Sí che, se il testamento biologico costituisse l’unica arma contro l’‘oltranzismo’ della medicina ipertecnologica, preferibili si rivelerebbero – piuttosto che la previsione di una disciplina ad hoc – i provvedimenti legislativi in grado di incidere sulla formazione culturale e professionale degli operatori sanitari, sí da rimuovere le cause della c.d. crudeltà tecnologica nella pratica medica.File | Dimensione | Formato | |
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