L???articolo si focalizza sulla importanza del business English come Lingua Franca (BELF) e della sua didattica. Partendo da una mappatura teorica della visione del BELF, sia di natura linguistica che glottodidattica, ma nondimeno sociolingusitica, si perviene ad una riflessione profonda sul ruolo del BELF nella formazione degli studenti universitari e sulla erogazione di programmi didattici di Business English. In particolare, si propongono dei particolari programmi di insegnamento, completati da testimonianze aziendali, che hanno lo scopo di immergere gli studenti nel linguaggio non più teorico ma pratico e quotidiano. Inoltre, l???analisi si sofferma anche sulla figura del docente di Business English, ceh non può più essere un semplice linguista, ma un ???umanista colto??? per dirla con Balboni (2000). L???articolo inoltre, reca degli spunti di ricerca futura interessanti: dal momento che non esistono modelli formativi e standard comunemente accettati, viene proposta una modalità di approccio che coniughi didattica e ricerca, tale da definire e proporre dei frameworks che siano capaci di organizzare la conoscenza. Essi dovranno quindi formalizzare i risultati della ricerca in linee guida e concetti.
DIDATTICA DEL BUSINES ENGLISH: I BISOGNI FORMATIVI NELLA SOCIETA??? MULTICULTURALE MODERNA / Giordano, Walter. - (2010), pp. 389-397.
DIDATTICA DEL BUSINES ENGLISH: I BISOGNI FORMATIVI NELLA SOCIETA??? MULTICULTURALE MODERNA
GIORDANO, WALTER
2010
Abstract
L???articolo si focalizza sulla importanza del business English come Lingua Franca (BELF) e della sua didattica. Partendo da una mappatura teorica della visione del BELF, sia di natura linguistica che glottodidattica, ma nondimeno sociolingusitica, si perviene ad una riflessione profonda sul ruolo del BELF nella formazione degli studenti universitari e sulla erogazione di programmi didattici di Business English. In particolare, si propongono dei particolari programmi di insegnamento, completati da testimonianze aziendali, che hanno lo scopo di immergere gli studenti nel linguaggio non più teorico ma pratico e quotidiano. Inoltre, l???analisi si sofferma anche sulla figura del docente di Business English, ceh non può più essere un semplice linguista, ma un ???umanista colto??? per dirla con Balboni (2000). L???articolo inoltre, reca degli spunti di ricerca futura interessanti: dal momento che non esistono modelli formativi e standard comunemente accettati, viene proposta una modalità di approccio che coniughi didattica e ricerca, tale da definire e proporre dei frameworks che siano capaci di organizzare la conoscenza. Essi dovranno quindi formalizzare i risultati della ricerca in linee guida e concetti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.