Si è spesso ripetuto in dottrina che il portorium romano aveva solo uno scopo fiscale, serviva cioè solo a riempire le casse, senza incidere in altro modo sull’economia di Roma. Il protezionismo restava dunque estraneo alle intenzioni del governo di Roma. Alcuni documenti epigrafici rinvenuti di recente (o di recente ripubblicati) rivelano una visione economica più complessa: non si tratta di protezionismo, ma di una gestione dei mercati, cui anche il portorium poteva contribuire. Sicuramente a livello locale (e in qualche misura anche a livello centrale) non si prescindeva infatti da un utilizzo dell’imposta doganale come strumento di controllo dei mercati.
Roma ebbe una politica doganale? Portoria e commerci nell’impero romano / Merola, GIOVANNA DANIELA. - STAMPA. - (2009), pp. 55-78.
Roma ebbe una politica doganale? Portoria e commerci nell’impero romano
MEROLA, GIOVANNA DANIELA
2009
Abstract
Si è spesso ripetuto in dottrina che il portorium romano aveva solo uno scopo fiscale, serviva cioè solo a riempire le casse, senza incidere in altro modo sull’economia di Roma. Il protezionismo restava dunque estraneo alle intenzioni del governo di Roma. Alcuni documenti epigrafici rinvenuti di recente (o di recente ripubblicati) rivelano una visione economica più complessa: non si tratta di protezionismo, ma di una gestione dei mercati, cui anche il portorium poteva contribuire. Sicuramente a livello locale (e in qualche misura anche a livello centrale) non si prescindeva infatti da un utilizzo dell’imposta doganale come strumento di controllo dei mercati.File | Dimensione | Formato | |
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