L'art. 30, comma 2, del Codice del processo amministrativo (entrato in vigore il 16 settembre 2010) dispone che l'azione di condanna può avere ad oggetto la condanna della p.A. (e soggetti ad essa equiparati) al risarcimento del danno derivante dal mancato esercizio dell'attività amministrativa obbligatoria. Il contributo esamina i presupposti processuali e sostanziali dell'azione: la giurisdizione, l'antigiuridicità della condotta, il termine decadenziale di proposizione della domanda in giudizio. Ampio spazio viene dato alla questione se sia risarcibile il mero danno da ritardo o se sia necessaria la certezza sulla spettanza del bene della vita ambito (secondo l'insegnamento dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, da ultimo nella sentenza n. 13 del 2008).
L’azione di condanna al risarcimento del c.d. danno da ritardo / Mari, Giuseppina. - STAMPA. - (2010), pp. 102-106.
L’azione di condanna al risarcimento del c.d. danno da ritardo
MARI, GIUSEPPINA
2010
Abstract
L'art. 30, comma 2, del Codice del processo amministrativo (entrato in vigore il 16 settembre 2010) dispone che l'azione di condanna può avere ad oggetto la condanna della p.A. (e soggetti ad essa equiparati) al risarcimento del danno derivante dal mancato esercizio dell'attività amministrativa obbligatoria. Il contributo esamina i presupposti processuali e sostanziali dell'azione: la giurisdizione, l'antigiuridicità della condotta, il termine decadenziale di proposizione della domanda in giudizio. Ampio spazio viene dato alla questione se sia risarcibile il mero danno da ritardo o se sia necessaria la certezza sulla spettanza del bene della vita ambito (secondo l'insegnamento dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, da ultimo nella sentenza n. 13 del 2008).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
