I quadranti solari altro non sono che la rappresentazione grafica sulla terra di alcuni dei principali circoli percorsi dal sole lungo la sfera celeste che si configura come modello interpretativo del moto apparente del sole. La costanza dei fenomeni luminosi diurni e annuali ha infatti permesso agli astronomi di creare un modello assolutamente teorico per la lettura, l’analisi e la misurazione di tali manifestazioni, che pone la Terra al centro di un sistema formato da due sfere concentriche, quella del pianeta e quella celeste, di raggio molto maggiore ma di arbitraria lunghezza, che determina una superficie regolare lungo la quale il Sole percorre le sue traiettorie di moto apparente.La possibilità di analizzare e descrivere il moto apparente del Sole da un punto di vista rigorosamente geometrico ci ha permesso di applicare un metodo assolutamente grafico per il disegno di un orologio solare di qualsiasi forma, basato sull’individuazione dei coni luminosi aventi vertice nella punta dello gnomone - coincidente anche con il centro della sfera celeste - e direttrice circolare descritta dall’apparente percorso diurno del sole in particolari giorni dell’anno, quali gli equinozi e solstizi. Il problema del disegno del quadrante solare lungo una qualsiasi superficie diviene così un problema interamente geometrico, e di interessante complessità spaziale per l’intersezione tra superfici reali e luminose.
I PASSI DEL SOLE: GEOMETRIE DELLA LUCE NEGLI OROLOGI SOLARI / Pagliano, Alessandra; Triggianese, Angelo. - (2010). (Intervento presentato al convegno XLIII Congresso nazionale Unione Astrofili Napoletani, Napoli Astronomia tenutosi a Napoli nel 23-26 settembre 2010).
I PASSI DEL SOLE: GEOMETRIE DELLA LUCE NEGLI OROLOGI SOLARI
PAGLIANO, ALESSANDRA;TRIGGIANESE, ANGELO
2010
Abstract
I quadranti solari altro non sono che la rappresentazione grafica sulla terra di alcuni dei principali circoli percorsi dal sole lungo la sfera celeste che si configura come modello interpretativo del moto apparente del sole. La costanza dei fenomeni luminosi diurni e annuali ha infatti permesso agli astronomi di creare un modello assolutamente teorico per la lettura, l’analisi e la misurazione di tali manifestazioni, che pone la Terra al centro di un sistema formato da due sfere concentriche, quella del pianeta e quella celeste, di raggio molto maggiore ma di arbitraria lunghezza, che determina una superficie regolare lungo la quale il Sole percorre le sue traiettorie di moto apparente.La possibilità di analizzare e descrivere il moto apparente del Sole da un punto di vista rigorosamente geometrico ci ha permesso di applicare un metodo assolutamente grafico per il disegno di un orologio solare di qualsiasi forma, basato sull’individuazione dei coni luminosi aventi vertice nella punta dello gnomone - coincidente anche con il centro della sfera celeste - e direttrice circolare descritta dall’apparente percorso diurno del sole in particolari giorni dell’anno, quali gli equinozi e solstizi. Il problema del disegno del quadrante solare lungo una qualsiasi superficie diviene così un problema interamente geometrico, e di interessante complessità spaziale per l’intersezione tra superfici reali e luminose.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.