Immaginare la scenografia per l’opera Aida vuol dire confrontarsi con l’idea di un luogo dell’immaginario collettivo che, dopo circa un secolo e mezzo di rappresentazioni teatrali, non necessita più di descrivere dettagliatamente l’antico Egitto, ma che piuttosto riesca a risvegliare nell’animo degli spettatori i sentimenti di fasto e potenza dell’antica civiltà, di quell’architettura di pietra immersa nella sabbia del deserto. Il progetto per i luoghi dell’Aida è incentrato su una serie di cambi di scena a vista, che permettessero di ricavare colonne cave, pareti mobili e trucchi geometrici nascosti, all’interno di un impianto geometrico rigorosissimo che garantisca in ogni momento la visione dell’osservatore privilegiato.
L'Egitto dell'Aida tra scoperta e immaginazione / Triggianese, Angelo. - STAMPA. - (2009), pp. 31-44.
L'Egitto dell'Aida tra scoperta e immaginazione
TRIGGIANESE, ANGELO
2009
Abstract
Immaginare la scenografia per l’opera Aida vuol dire confrontarsi con l’idea di un luogo dell’immaginario collettivo che, dopo circa un secolo e mezzo di rappresentazioni teatrali, non necessita più di descrivere dettagliatamente l’antico Egitto, ma che piuttosto riesca a risvegliare nell’animo degli spettatori i sentimenti di fasto e potenza dell’antica civiltà, di quell’architettura di pietra immersa nella sabbia del deserto. Il progetto per i luoghi dell’Aida è incentrato su una serie di cambi di scena a vista, che permettessero di ricavare colonne cave, pareti mobili e trucchi geometrici nascosti, all’interno di un impianto geometrico rigorosissimo che garantisca in ogni momento la visione dell’osservatore privilegiato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.