Oggetto di questo studio sono le lingue naturali e il linguaggio nella concezione erodotea, e la terminologia metalinguistica adoperata da Erodoto. Gli interessi erodotei in questo campo si inseriscono in una duplice cornice, quella dell'etnografia di matrice ionica e quella degli studi sul linguaggio e sulle forme di comunicazione sviluppatisi in ambito sofistico. All'interno di questo contesto, lo sguardo erodoteo mostra una propria specificità, riassumibile in una breve considerazione: l'indagine dei fenomeni di comunicazione linguistica è condotta da Erodoto attraverso strumenti metodologici e parametri che hanno molto in comune con la coeva riflessione sul linguaggio, e tuttavia ciò avviene a partire dall'osservazione della pluralità dei linguaggi compresi nell'ecumene e non a partire da un'analisi interna al lessico e alle strutture della lingua greca. L'autore del volume, Lorenzo Miletti, sceglie di porre al centro del suo lavoro la considerevole quantità di osservazioni esplicite, contenute in Erodoto, sui problemi di natura linguistica, siano questi rappresentati dal significato di termini stranieri, dall'evoluzione dell'alfabeto in rapporto al mutare della lingua, dalle caratteristiche linguistiche di popoli del passato e del presente, dalle citazioni di oracoli e profezie che necessitano di un'analisi semantica verbatim etc. L'insieme di queste osservazioni è reso ancora più interessante dalla presenza di una terminologia metalinguistica piuttosto sviluppata, che costituisce un campo d'indagine decisamente poco esplorato del testo erodoteo. Nell'affrontare la rappresentazione erodotea del linguaggio, e la relativa terminologia metalinguistica, l'autore ha cercato inoltre di limitare l'impiego di categorie moderne: lo stesso concetto di linguaggio è moderno, e si stenterebbe a trovare, in greco o in latino, un equivalente lessicale e concettuale adeguato. Si è così preferito circoscrivere l'indagine ai passi in cui vengono affrontati temi relativi ad una serie di concetti formalizzati nell'uso di un vocabolario metalinguistico coerente e ricorrente, rappresentato da lessemi quali [glôsse], [fonè], [épos], [lógos], [rêma] etc., perché è utile soffermarsi non solo su cosa Erodoto dice a proposito delle parole straniere o della lingua parlata da un determinato popolo, ma anche e soprattutto su come lo dice e attraverso quale terminologia. Questo approccio ha consentito di mettere in rapporto questioni che sono state in genere affrontate raramente, e comunque separatamente le une dalle altre, quali appunto la trattazione erodotea delle lingue straniere e il suo uso dei termini metalinguistici o, se si preferisce, delle parole che indicano le parole. Sommario: Sezione prima. Le lingue come oggetto della [istoríe] erodotea. Capitolo primo. Lingue e popolazioni. Il [charactèr] di una lingua: 1. Parentele linguistiche e parentele etniche; 2.I Pelasgi; 3. Gli Ioni; 4. Il [charactèr] di una lingua. Capitolo secondo. La lingua e la scrittura. Capitolo terzo. La lingua come scambio e comunicazione: i parlanti e il contatto linguistico: 1. Gli interpreti; 2. Dodona. La nascita di un mito dal contatto linguistico; 3. Imparare una lingua: le Amazzoni; 4. Esprimersi in lingua straniera: Batto e Mys. Capitolo quarto. Gli usi erodotei di [fonè] e [glôsse]. Sezione seconda. Parole straniere e parole greche. Le corrispondenze linguistiche e le lingue a confronto. Capitolo primo. Coreferenzialità: 1. Luoghi, popoli, persone; 2. Gli dei. Capitolo secondo. Interpretationes: 1. Nomi privi di un corrispondente ellenico; 2. Traduzioni ad verbum; 3. Parafrasi sinonimiche. Capitolo terzo. L'analisi terminologica erodotea: 1. Nomi parlanti; 2. Etimologie alloglotte; 3. L' [orthótes onomáton] applicata a termini alloglotti. Capitolo quarto. L'uso metalinguistico di [dúnamai]. Sezione terza. Il lessico del metalinguaggio erodoteo. Capitolo primo. Fonemi e norme linguistiche. Capitolo secondo. Nomi. Capitolo terzo. [Épos], [lógos], [rêma]: 1. Il rapporto [épos – lógos]; 2. Il termine [épos] nelle osservazioni erodotee sulla lingua; 3. Gli usi di [rêma]. Conclusioni: 1. Quale linguaggio nelle Storie?; 2. Psammetico riconsiderato (II 2-3). Appendice I. Gli studi moderni sul linguaggio in Erodoto. Appendice II. Passi erodotei notevoli. Bibliografia. Indice dei passi citati.
Linguaggio e metalinguaggio in Erodoto / Miletti, Lorenzo. - STAMPA. - (2008).
Linguaggio e metalinguaggio in Erodoto
MILETTI, LORENZO
2008
Abstract
Oggetto di questo studio sono le lingue naturali e il linguaggio nella concezione erodotea, e la terminologia metalinguistica adoperata da Erodoto. Gli interessi erodotei in questo campo si inseriscono in una duplice cornice, quella dell'etnografia di matrice ionica e quella degli studi sul linguaggio e sulle forme di comunicazione sviluppatisi in ambito sofistico. All'interno di questo contesto, lo sguardo erodoteo mostra una propria specificità, riassumibile in una breve considerazione: l'indagine dei fenomeni di comunicazione linguistica è condotta da Erodoto attraverso strumenti metodologici e parametri che hanno molto in comune con la coeva riflessione sul linguaggio, e tuttavia ciò avviene a partire dall'osservazione della pluralità dei linguaggi compresi nell'ecumene e non a partire da un'analisi interna al lessico e alle strutture della lingua greca. L'autore del volume, Lorenzo Miletti, sceglie di porre al centro del suo lavoro la considerevole quantità di osservazioni esplicite, contenute in Erodoto, sui problemi di natura linguistica, siano questi rappresentati dal significato di termini stranieri, dall'evoluzione dell'alfabeto in rapporto al mutare della lingua, dalle caratteristiche linguistiche di popoli del passato e del presente, dalle citazioni di oracoli e profezie che necessitano di un'analisi semantica verbatim etc. L'insieme di queste osservazioni è reso ancora più interessante dalla presenza di una terminologia metalinguistica piuttosto sviluppata, che costituisce un campo d'indagine decisamente poco esplorato del testo erodoteo. Nell'affrontare la rappresentazione erodotea del linguaggio, e la relativa terminologia metalinguistica, l'autore ha cercato inoltre di limitare l'impiego di categorie moderne: lo stesso concetto di linguaggio è moderno, e si stenterebbe a trovare, in greco o in latino, un equivalente lessicale e concettuale adeguato. Si è così preferito circoscrivere l'indagine ai passi in cui vengono affrontati temi relativi ad una serie di concetti formalizzati nell'uso di un vocabolario metalinguistico coerente e ricorrente, rappresentato da lessemi quali [glôsse], [fonè], [épos], [lógos], [rêma] etc., perché è utile soffermarsi non solo su cosa Erodoto dice a proposito delle parole straniere o della lingua parlata da un determinato popolo, ma anche e soprattutto su come lo dice e attraverso quale terminologia. Questo approccio ha consentito di mettere in rapporto questioni che sono state in genere affrontate raramente, e comunque separatamente le une dalle altre, quali appunto la trattazione erodotea delle lingue straniere e il suo uso dei termini metalinguistici o, se si preferisce, delle parole che indicano le parole. Sommario: Sezione prima. Le lingue come oggetto della [istoríe] erodotea. Capitolo primo. Lingue e popolazioni. Il [charactèr] di una lingua: 1. Parentele linguistiche e parentele etniche; 2.I Pelasgi; 3. Gli Ioni; 4. Il [charactèr] di una lingua. Capitolo secondo. La lingua e la scrittura. Capitolo terzo. La lingua come scambio e comunicazione: i parlanti e il contatto linguistico: 1. Gli interpreti; 2. Dodona. La nascita di un mito dal contatto linguistico; 3. Imparare una lingua: le Amazzoni; 4. Esprimersi in lingua straniera: Batto e Mys. Capitolo quarto. Gli usi erodotei di [fonè] e [glôsse]. Sezione seconda. Parole straniere e parole greche. Le corrispondenze linguistiche e le lingue a confronto. Capitolo primo. Coreferenzialità: 1. Luoghi, popoli, persone; 2. Gli dei. Capitolo secondo. Interpretationes: 1. Nomi privi di un corrispondente ellenico; 2. Traduzioni ad verbum; 3. Parafrasi sinonimiche. Capitolo terzo. L'analisi terminologica erodotea: 1. Nomi parlanti; 2. Etimologie alloglotte; 3. L' [orthótes onomáton] applicata a termini alloglotti. Capitolo quarto. L'uso metalinguistico di [dúnamai]. Sezione terza. Il lessico del metalinguaggio erodoteo. Capitolo primo. Fonemi e norme linguistiche. Capitolo secondo. Nomi. Capitolo terzo. [Épos], [lógos], [rêma]: 1. Il rapporto [épos – lógos]; 2. Il termine [épos] nelle osservazioni erodotee sulla lingua; 3. Gli usi di [rêma]. Conclusioni: 1. Quale linguaggio nelle Storie?; 2. Psammetico riconsiderato (II 2-3). Appendice I. Gli studi moderni sul linguaggio in Erodoto. Appendice II. Passi erodotei notevoli. Bibliografia. Indice dei passi citati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.